Marinando, si chiude il primo Laboratorio di Impresa al femminile

L’idea di Confcooperative


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Tante domande, tante pagine di appunti, tanto interesse. Ieri, con la lezione sul funzionamento delle cooperative e delle forme societarie principali e sulle fonti di finanziamento, si è chiuso il primo ciclo di appuntamenti del “Laboratorio di Impresa” rivolto alle donne del progetto Marinando.

Il laboratorio, parte integrante di Marinando (il progetto cofinanziato da Enel Cuore Onlus e Fondazione per il Sud per favorire lo sviluppo del quartiere Marina e portato avanti dall’associazione donne al traguardo assieme a Comune di Cagliari, Confcooperative Cagliari, fondazione Asilo infantile Marina e Stampace, centro Panta rei Sardegna, cooperativa sociale digitabile e parrocchia Sant’Eulalia), si è tenuto per quattro settimane ogni mercoledì nei locali dell’Asilo Marina e Stampace in via Baylle 78.

Il percorso è stato coordinato dagli esperti di Confcooperative Arianna Arca e Roberto Zonza, che hanno tenuto le lezioni assieme a Martina Littera (Confcooperative). L’obiettivo di base, ovvero quello di mostrare i passi necessari per intraprendere il percorso di creazione d’impresa, è stato centrato: “Siamo molto soddisfatti della partecipazione con cui la classe ha seguito le lezioni – dice Arianna Arca -: anche i passaggi più impegnativi sulla normativa e sulla stesura di un primo businness plan hanno suscitato l’interesse e le domande delle corsiste”. Ora l’augurio è quello di vedere qualcuna delle donne trasformare in realtà il percorso visto nella teoria durante i laboratori.

Con l’incontro di ieri si è chiuso il percorso dedicato all’imprenditoria nell’area commerciale e artigianale. A settembre si ripartirà con il secondo, altre sedici ore di lezioni dedicate alla creazione di imprese attive nel settore turistico e nei servizi all’infanzia. Il “Laboratorio di Impresa” é rivolto alle donne che nell’ambito del progetto Marinando hanno partecipato ai corsi etno-gastronomico, artistico e agli incontri del “laboratorio mamme accoglienti”.


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