L’appuntamento è per domani alle 20 in piazza Yenne. È la fiaccolata per la sicurezza nel rione Marina. Organizzata da Fdi e alla quale hanno già aderito Forza Italia, Destra sociale e il Siap, sindacato di polizia. Ma è già polemica: “Mi fanno più paura i pensieri di questi fascistelli travestiti da piccolo borghesi che 4 furtarelli”, si legge su facebook.
“Sono all’ordine del giorno, ormai, i fatti di cronaca relativi a casi di violenza, molestie, bivacchi e scippi che avvengono all’interno del quartiere Marina di Cagliari”, si legge nel manifesto dell’evento, “i residenti ed i commercianti della zona affermano di avere paura per la situazione odierna. E’ innegabile, infatti, che in città esiste un’emergenza relativa alla sicurezza dei cittadini e, di fronte a questo, l’attuale Giunta non può più continuare a fare finta di nulla”.
Partenza da piazza Yenne, fiaccolata lungo le vie della Marina fino a piazza Amendola. Ammesse solo bandiere tricolore e dei 4 Mori, no ai simboli di partito. “Abbiamo preso coscienza del problema”, spiega su facebook Salvatore Deidda, coordinatore Fdi, “l’arrivo di centinaia di algerini ha portato alla sostituzione degli italiani con quelli africani, scendiamo in piazza per chiedere alle istituzioni di fare il proprio dovere, perché la sicurezza è un problema che riguarda tutti. Ci sono anche stranieri onesti che si lamentano. Vogliamo riportare la legalità a Cagliari, responsabilità di sindaco, questore e Prefetto. La nostra è sarà una marcia pacifica”.
Alla manifestazione ha aderito il Sap e Forza Italia, la Destra sociale. “Nell’Italia democratica tutti hanno diritto di manifestare, tranne noi parrebbe”, spiega Paolo Truzzu, consigliere regionale Fdi, “A chi, comodamente seduto sulla propria sedia traballante, dispensa patenti di legittimità e di opportunità per la nostra protesta dico: Noi saremo in piazza Yenne e poi sfileremo per il rione Marina di Cagliari per chiedere maggiore sicurezza in città, per tutti. E non saremo soli”.
Le repliche. “E’ sbagliato generalizzare”, spiega Anna Puddu, consigliera comunale cagliaritana dei Progressisti sardi, “perché serve solo a creare allarmismo e questo non va né a vantaggio di nessuno, soprattutto danneggia i tanti cittadini onesti che vorrebbero integrarsi. Ogni persona ha il diritto di manifestare ci mancherebbe. Ma è inopportuno il rischio è che si possa poi passare all’incitazione all’odio. Occorre mantenere la calma. Ci sarà un tavolo tra amministrazione e prefettura dove verranno studiate le misure più opportune per risolvere il problema”.
“Nel rione Marina ormai convivono stranieri onesti e perfettamente integrati e una piccola percentuale di persone che delinquono, proprio come gli italiani”, spiega Granfranco Bitti, presidente del circolo Me-ti, “non c’è nessuna emergenza o nessuna situazione che sfugga al controllo della polizia. Solo un po’ di confusione, anche perché certa stampa calca la mano e ci sono forze politiche che strumentalizzano. Del resto siamo vicino alle elezioni. Più che di fascismo o razzismo parlerei dei demagogia pura”.