Marina Family Friendly, famiglie cagliaritane e straniere tutte insieme nel nome dell’integrazione

Dal 6 dicembre e fino ai primi di maggio si terrà a Cagliari il “Marina Family Firendly, luoghi e servizi per la genitorialità”. Patrocinato dal Comune e organizzato dalla cooperativa sociale “Si Può Fare Onlus”, con la collaborazione dell’associazione Efys, il progetto intende dar vita ad una serie di iniziative che possano creare momenti di incontro per le famiglie, di integrazione e scambio culturale tra le varie etnie che popolano la città


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Al via il 6 dicembre a Cagliari la rassegna “Marina Family Friendly”.

Dal 6 dicembre e fino ai primi di maggio si terrà a Cagliari il “Marina Family Firendly, luoghi e servizi per la genitorialità”. Patrocinato dal Comune e organizzato dalla cooperativa sociale “Si Può Fare Onlus”, con la collaborazione dell’associazione Efys, il progetto intende dar vita ad una serie di iniziative che possano creare momenti di incontro per le famiglie, di integrazione e scambio culturale tra le varie etnie che popolano la città.

Il programma variegato e nutrito della rassegna è stato presentato questo venerdì 29 novembre, con una conferenza stampa convocata per l’occasione all’Hostel Marina. Un concentrato di seminari, atelier artistici e incontri formativi che vanno dall’esperienza del teatro sociale, agli incontri sull’intercultura e il dialogo. Fino agli eventi rivolti alle donne e ai più giovani.

Per 6 mesi il quartiere storico di Marina, cuore pulsante del Capoluogo sardo, si trasformerà in una fucina di saperi e laboratori. Obiettivo: creare una rete di supporto, integrazione e nuove forme di conoscenza tra famiglie di tutte le culture.

“Il progetto nasce con l’auspicio che si crei una rete di accoglienza sempre più fitta. L’incontro col diverso smuove e incide sui sentimenti individuali e sociali”, ha detto Stefania Russo, presidente della Onlus “Si Può Fare” a cronisti e cittadini che stamattina si sono raccolti nella sala delle riunioni dell’Hostel Marina. “La scelta di questo quartiere non è stata casuale – ha aggiunto – perché rappresenta una delle zone più multietniche della città”.

All’incontro hanno preso parte anche Gisella Congia, coordinatrice della rassegna e Enrica Porcu, vice presidente dell’associazione Efys.


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