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Il cuore di Marco Zhang si è fermato lì, all’altezza dell’Arco dell’Angelo. Su quella vecchia statale 125 fatale a tanti amanti della moto come lui. Però Marco era un ragazzo speciale, cuore cinese nella Cagliari dei ristoranti del sushi: il suo Mizuumi in viale Diaz ma soprattutto il suo sorriso, la sua cordialità, la sua dolcezza erano un punto di riferimento in città. Zhang Danxiang aveva appena 38 anni, una vita davanti, una bella attività imprenditoriale e il destino gli è stato fatale. Al km 40, in territorio di Burcei, un’altra croce sull’asfalto. Lì, nel vecchio percorso di curve di Campuomu.
Come l’impatto con il Suv guidato da una donna di Muravera, nel pomeriggio di un amaro sabato di fine luglio, nel Sarrabus. La moto che sbatte, il volo oltre il guard rail, da subito i soccorritori del 118 e dei vigili del fuoco che con grande coraggio lo hanno cercato sulla scarpata hanno capito che non c’era niente da fare. La sua Honda volata via, come la vita di una persona gentile come tanti connazionali che lavorano in Sardegna e che con la loro ristorazione si sono integrati alla perfezione con la comunità. La sua moto resta lì, anche incastrata nel suo profilo Fb, perchè era la sua grande passione. La strada la conosceva, la percorreva spesso.
I conoscenti e gli amici però non riescono a darsi pace: “Addio tesoro, riposa in pace”, scrive l’amica Roberta, in lacrime sulla sua bacheca. Dove la moto era sempre in primo piano, insieme ai suoi sogni. Marco lascerà una traccia indelebile nella nostra città: “Buon viaggio, io non ho parole”, dice l’amica Maura ed è una tragedia che lascia davvero attoniti, senza parole. Non la prima purtroppo, di un luglio maledetto nelle strade della Sardegna. Costellate di incidenti spesso gravi, come questo. Dove il cuore di un ragazzo d’oro si è fermato e quel sorriso si è spento. Non un sorriso qualsiasi. Il sorriso di una persona gentile, Marco Zhang. “Tesoro, ci mancherai”.