Un bottino di 1204 voti, il più alto, consente a Marco Benucci di conquistare la medaglia, nemmeno tanto immaginaria perchè può significare ricevere incarichi prestigiosi, di recordman di voti del centrosinistra a Cagliari. L’esponente del Pd, 36 anni, conosciuto nella sinistra cagliaritana e nel mondo del basket, ha respirato l’aria della politica sin da piccolo grazie al mai dimenticato papà Franco, sindacalista venuto a mancare nel 2018. A palazzo Bacaredda può ambire al ruolo di capogruppo, decisamente scontato, ma anche di assessore o presidente del Consiglio comunale numero 3 di Massimo Zedda: “Diciamo che sono a disposizione”, taglia corto Benucci. E il non detto pesa, politicamente, più del detto: difficile dimenticarsi del più votato della maggioranza: “Sono contento per questo risultato, rispecchia il lavoro fatto dall’opposizione con tutti i colleghi. C’era voglia di ricominciare, i cittadini volevano un cambiamento e con Massimo Zedda faremo ripartire Cagliari”. Subito, nel mirino, il sistema attuale di rifiuti che può essere modificato: “A settembre scade l’appalto, abbiamo un’esperienza lunga otto anni che ci ha portato a capire quali accorgimenti apportare per migliorarlo”. Spazio a cassonetti intelligenti? “Tratteremo le opzioni in commissione, ma penso a isole ecologiche più diffuse in tutta la città”. C’è poi il tasto dolentissimo dei cantieri, da via Roma a viale Sant’Avendrace passando per viale Trieste. Gli operai sono in ritardo e tanti negozi hanno già chiuso.
“L’apertura contemporanea dei cantieri non ha favorito le attività produttive”, dice Benucci. “C’è stata una scarsa programmazione e troppa fretta, non era una questione di spendere i fondi in fretta. Quando Paolo Truzzu si è insediato ha rallentato tutti i cantieri che, poi, sono ripartiti insieme, portando problemi. Cercheremo di correggere dove c’è da correggere, su via Roma siamo molto dubbiosi, specie sulla passeggiata alberata”. Capitolo parcheggi e piste ciclabili, i primi sono pochi e le seconde poco più che un disastro, quasi deserte: “Sì ai parcheggi di scambio, potenzieremo l’utilizzo dei mezzi pubblici del Ctm e della futura metropolitana dell’Arst. Le piste per bici sono odiate perchè incomplete, incompiute, non c’è un vero percorso sicuro ciclopedonale. Non le elimineremo ma le completeremo, mettendole in sicurezza e potranno usarle anche gli anziani. Non è vero che in città ci sono poche bici”. E poi, l’eterna questione-odissea dello stadio del Cagliari e dello sport cittadino, abbandonato: “L’ultima amministrazione ha cambiato il progetto, aumentando le volumetrie. Potevamo avere lo stadio con 50 milioni, oggi ne servono 240. Cercheremo di trovare i fondi per completarlo in tempi brevi, stesso discorso vale per il palazzetto dello sport. Lì mancano 21 milioni, li chiederemo alla Regione”.