Un monito per un maggiore rispetto dell’ambiente lanciato tramite un’opera d’arte. Un nuovo murale a Quartu fa bella mostra di sé nella grande rotonda del Margine Rosso, snodo nevralgico tra Poetto, via Fiume, viale Europa e via Leonardo da Vinci, ‘illuminato’ dalla maestria dello street artist Manu Invisible, come sempre puntualissimo nel rappresentare materialmente il concetto da esprimere, individuato e commissionato da Cittadinanza Attiva Oikos nell’ambito del progetto ‘AmaQuartu’. I cambiamenti e anche i miglioramenti possono partire da noi stessi, senza aspettare si muovano gli altri. A volte possono bastare anche semplici azioni nella vita quotidiana, come evitare di gettare mozziconi per terra o, ancor peggio, nelle spiagge. Con comportamenti più virtuosi e più consapevoli, anche piccoli gesti, possiamo ottenere grandi risultati. Da qui è partita Cittadinanza Attiva Oikos, proponendo il progetto ‘AmaQuartu’, inserito nell’ambito della rassegna ‘Ripensare la Città’, realizzata dalle associazioni e finanziata dal Comune di Quartu Sant’Elena. Cittadinanza Attiva OIKOS nasce con un semplice obbiettivo: creare una rete per dare voce, e per quanto possibile risposte, ai problemi ambientali, quelli locali e non solo. La maggior parte dei soci sono cittadini quartesi, molti dei quali già da tempo impegnati nel volontariato e in altre attività sociali. Una sinergia importante che negli ultimi tre anni ha permesso all’associazione di raccogliere e differenziare circa 50 tonnellate di rifiuti abbandonati nell’ambiente. Tra le varie iniziative proposte in questa edizione di ‘AmaQuartu’ anche l’idea di abbellire un incrocio particolarmente trafficato con un murale capace di colpire gli automobilisti di passaggio, lanciando un segnale importante per l’ambiente, un messaggio forte che è anche un richiamo al rispetto del nostro territorio e di tutto il pianeta. E lo ha affidato alla mano e alla sensibilità dell’artista mascherato Manu Invisible. Attivo in Sardegna dagli inizi del XXI secolo, ha vissuto a Milano, dove ha realizzato diversi lavori in ambito internazionale. Provenendo dal mondo dei graffiti, mantiene l’approccio urbano di tale disciplina, differenziandosi nell’ambito della Street Art per la scelta di inserire parole dall’alto valore simbolico in contesti urbani fatiscenti e strade a scorrimento veloce. Nel caso specifico l’opera murale pensata da Cittadinanza Attiva Oikos è ispirata alle idee di ‘Compito’ e ‘Responsabilità’, per lanciare un forte messaggio di salvaguardia del territorio. L’artista ha sposato l’idea, raffigurando un fondale composto da flora e fauna marina, pericolosamente minacciate da un inquinamento diffuso che rischia di rovinare permanentemente l’intero pianeta. Il concetto dell’opera è raffigurato dalla mano di un bambino che compone un castello di sabbia sottomarino, prezioso simbolismo che proietta la giusta responsabilità riguardo il futuro alle nuove generazioni. E l’inaugurazione del murale è stata un’ottima occasione per coinvolgere quelle giovani generazioni, che prima del taglio del nastro hanno partecipato a un’ulteriore iniziativa di sensibilizzazione ambientale. Quasi un centinaio gli studenti del Liceo Artistico ‘Brotzu’ di Quartu che hanno aderito alla passeggiata ecologica con pulizia della spiaggia del Margine Rosso programmata per il primo mattino, alla quale ha partecipato anche Manu Invisible. Lo stesso artista sardo sarà il loro coordinatore nel progetto volto alla realizzazione di altri murales al Margine Rosso, sempre dedicati all’ambiente.
“Il murale che inauguriamo oggi è un’opera ben riuscita grazie al coinvolgimento di tutti – il commento dell’artista Manu Invisible -. Sono tante infatti le persone che ci hanno messo la faccia, che ci hanno messo sacrificio. Mi è stato chiesto di proseguire il lavoro fino all’angolo della strada, un’iniziativa molto lodevole, visto anche il luogo che andiamo a riqualificare, dove transitano ogni giorno tantissime auto e quindi tantissime persone. È quindi un’ottima tavolozza per lanciare dei messaggi costruttivi e validi come quello della lotta all’inquinamento e della tutela ambientale. Lo faremo, continueremo il lavoro, rispettando la fascia cromatica dei blu, che raffigura e dà l’impatto del contesto paesaggistico circostante. Sono pronto a dare il mio contributo in una call di talenti che vogliono esporre le loro bozze di progetti”. Una call che coinvolgerà appunto gli studenti del Liceo Artistico ‘Brotzu’ di Quartu. “Iniziative come queste sono importantissime per sollecitare la sensibilità dei cittadini e chiedere loro anche un aiuto. È evidente che di fronte a emergenze così complesse, così grandi come l’inquinamento del mare non possiamo pensare che sia sufficiente l’intervento delle istituzioni. Occorre una consapevolezza diffusa tra la popolazione e soprattutto tra i più giovani, altrimenti è una battaglia che non riusciremo a vincere – ha spiegato il sindaco Graziano Milia -. È da parecchio che sosteniamo i progetti di questo tipo delle associazioni. Il nostro auspicio è che nascano anche altre realtà capaci di rafforzare questo sentimento e questa consapevolezza di cui abbiamo sempre più bisogno per tutelare la natura e l’ambiente, e per salvarci dai cambiamenti climatici”. Soddisfatta anche l’assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta: “Siamo contenti per la riuscita di questa iniziativa, non solo per il contributo portato per il rispetto dell’ambiente, ma anche per la straordinaria partecipazione da parte degli studenti. È un segnale che conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione, come hanno confermato loro stessi negli interventi oggi durante l’inaugurazione del murale. Il fatto che si siano anche divertiti durante la passeggiata ecologica è un ulteriore motivo di gioia, perché l’iniziativa ha permesso anche di rafforzare il senso di comunità”. Dello stesso avviso il presidente di Cittadinanza Attiva Oikos Michele Randaccio: “Anche se il murale nello specifico fa riferimento al mare e alla vita marina, perché la Sardegna è circondata da un mare meraviglioso con tante specie da proteggere, la salvaguarda e la protezione dell’ambiente interessano tutti i luoghi. Dobbiamo ricordarci che il mare non inizia dove vediamo l’acqua; inizia già alle vicinanze dei fiumi e anche dentro la città. Nel caso di Quartu quello che gettiamo per strada nel centro storico, ad esempio, facilmente può finire nello stagno della zona protetta del Molentargius, nelle acque, quindi, e poi nel mare. Come associazione e anche come cittadini virtuosi proviamo a dare l’esempio per creare una forte mobilità collettiva. Il futuro è nelle nostre mani, per un mondo migliore dobbiamo lasciare impronte pulite”.