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La scusa più frequente è quella di uscire per una sigaretta, oppure si approfitta della distrazione di titolare e camerieri per darsela a gambe e non pagare il contro del pranzo o della cena appena consumati. Dopo il caso del Clipper, dove l’altra sera alcuni ragazzi sono fuggiti senza saldare il conto, sono diverse le segnalazioni anche a Cagliari.“Un fenomeno che è sempre esistito – spiega Marco Sulis, presidente regionale di Confesercenti – e difficile da contrastare. L’unico consiglio che mi sento di dare ai ristoratori è quello di sorvegliare maggiormente i clienti all’interno dei locali”.
Gli episodi si concentrano nei ristoranti del centro storico, soprattutto alla Marina. “Questo inverno – racconta Ignazio, che si occupa di attirare potenziali clienti di passaggio per diversi locali del rione – con la scusa di fumare una sigaretta, una coppia di giovani è fuggita senza pagare. Li ho rincorsi e ritrovati in una strada vicina, e con tutta tranquillità mi hanno detto che nel locale avevano lasciato il giubbotto in pelle che valeva più della cena”. Ma il fenomeno si concentra d’estate, quando i locali sono più frequentati e regna la confusione. “Alcuni giorni fa è arrivato un gruppo di tre persone, un anziano e una coppia di giovani – dice Ignazio – Dopo aver mangiato si sono alzati e sono andati via separatamente, prima la coppia e poi l’uomo. Li ho beccati a parlare alcuni metri più avanti, e dopo aver chiesto spiegazioni si sono accusati a vicenda. Morale della favola l’anziano è tornato nel ristorante e ha pagato il conto”. E poi c’è chi promette di pagare il conto il giorno dopo fornendo indirizzi e dati personali falsi: “mi sono fidato troppo e ho dovuto pagare di tasca gli 80 euro del pranzo di tre ragazzi”.