Malamovida e violenza, “a Cagliari servono più controlli anche in settimana: abbiamo paura”

Non più solo il venerdì e il sabato, aggressioni e caos regnano anche gli altri giorni. Dopo il caso della minorenne minacciata con un coltello e rapinata, i residenti sono imbufaliti. Adolfo Costa: “Il prefetto dice che c’è meno delinquenza rispetto ad altre metropoli? Per fortuna, ma noi viviamo qui. Basta con le pacche sulle spalle e i sorrisini delle istituzioni e del sindaco, a Marina e Stampace devono girare più pattuglie ogni sera”


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Una minorenne minacciata da un balordo, armato di coltello, colpita e derubata in viale Sant’Ignazio è solo l’ultimo episodio di violenza che fa piombare uno dei rioni della movida cagliaritana, Stampace, agli onori della cronaca, e non per fatti felici. Tra ragazzini ubriachi nei weekend e urla e schiamazzi all’ordine del giorno, meglio, della notte, anche dal lunedì al giovedì, i residenti tornano nuovamente a gridare tutta la loro rabbia. Qualche giorno fa un accoltellamento in pieno giorno, in via Cavour, alla Marina, altro quartiere dove sono aumentati i controlli delle forze dell’ordine ma, allo stesso tempo, basta una sola aggressione, un solo accoltellamento per far piombare nella paura tutti gli abitanti. E, se nel rione portuale l’emergenza principale, in parallelo alle vendite di alcolici fuori orario da parte dei soliti furbetti anche ai minorenni, contrastati dalla Municipale e dalle altre forze dell’ordine con multe e relative chiusura da parte dell’amministrazione comunale, è quello dell’assenza di parcheggi, è a Stampace, tra piazza Yenne e il Corso Vittorio, che chi vive riconosce che l’emergenza, ormai, è diventata quotidiana: “Non più solo il venerdì e il sabato sera, malamovida e violenza ci sono anche dal lunedì al giovedì”, tuona Adolfo Costa, presidente del comitato degli abitanti del rione: “Ho parlato con la madre della ragazzina minacciata e derubata. Chi l’ha attaccata aveva un coltello tra le mani: se le avesse sferrato un fendente ora di cosa dovremmo parlare?”. I controlli di polizia, carabinieri, polizia Locale e guardia di finanza sono comunque aumentati, i reati sono in calo.
“Ma non basta ancora”, prosegue Costa. “Mi appello al prefetto e al sindaco Truzzu. Gli agenti devono girare tutti i giorni. Il fatto che il prefetto abbia detto, in passato, che c’è meno delinquenza rispetto ad altre metropoli, è una fortuna. Ma pensiamo a noi. Basta con le pacche sulle spalle e i sorrisini, vogliamo più pattuglie ogni sera”.


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