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Mai più circhi con gli animali, anche in Sardegna. Anche il circo contemporaneo potrà usufruire dei contributi ministeriali assegnati dal Fondo Unico dello Spettacolo, mentre per quelli che ancora fanno uso degli animali i contributi saranno azzerati entro 5 anni, per essere impiegati nella riconversione delle attività.
E’ la principale novità scaturita grazie all’approvazione, a larga maggioranza, di un ordine del giorno che ha accolto due emendamenti presentati nell’ambito della conversione del decreto-legge sulla tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo.
E’ nata da un incontro nei corridoi del senato l’ idea di tagliare contributi del Fondo unico per lo spettacolo agli spettacoli circensi che fanno uso di animali. Protagonisti i senatori Loredana De Petris (Sel), Monica Cirinna’ (PD) e Roberto Cotti (Movimento 5 Stelle), che hanno in comune un passato nei Verdi. Il proposito di presentare l’ emendamento pro circhi senza animali ha trovato come alleati altri senatori di diversi schieramenti, Repetti e Bondi (PDL), Taverna ed altri (5 Stelle) Amati Pd). Nonostante le resistenze di alcuni parlamentari come Giovanardi, il governo ha dato parere favorevole all’ ordine del giorno che e’ stato approvato dall’ aula. Un piccolo esempio di lavoro trasversale che ha avuto successo, in un parlamento dove raramente proposte dell’ opposizione riescono a passare.
Si tratta di un’inequivocabile bocciatura morale e sostanziale dell’uso diseducativo degli animali nei circhi, della loro prigionia e delle loro costrizioni, un primo importante passo legislativo in favore del divertimento e della cultura senza sofferenze per gli animali.