Macellaio di Quartu morto, la tragica verità: “Il guard rail di Is Pontis Paris senza protezione è stato fatale”

Maurizio Muscas, il boxista del mercato di San Benedetto andato a sbattere con la moto contro le barriere a Is Pontis Paris, è morto a causa dell’impatto contro il guard rail non protetto: “Una banalissima scivolata ha avuto tragiche conseguenze. Tanti Comuni riempiono solo le strade di dossi, spesso non a norma e quindi pericolosi”


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“Ancora una volta l’infrastruttura ha avuto un ruolo determinante, non tanto nel causare un incidente, quanto nel renderne tragiche e le conseguenze una banalissima scivolata”. A dirlo, riferendosi allo schianto avvenuto sabato scorso a Is Pontis Paris, nel quale ha perso la vita il macellaio 62enne di Quartu, Maurizio Muscas, è il referente per la Sardegna dell’Associazione motociclisti incolumi, Michele Vacca. “Nel 2022 in Sardegna ben 20 persone sono morte a causa dell’urto contro ostacoli fissi quali muri a spigolo in luogo di muri smussati, alberi o pali installati in posizioni non idonee. Un ruolo determinante in questi decessi lo ha il guard rail. Nel 2022 hanno perso la vita due automobilisti andando a impattare sulla cuspide che non era protetta da un attenuatore d’urto o quantomeno rivolta verso l’esterno per evitare che penetrasse nell’abitacolo, come prevedono le norme. Dei 25 motociclisti morti nell’isola l’anno scorso ben sette sono morti a causa dell’urto sul paletto dei guardrail, che non lascia scampo già ad appena 30 chilometri orari”, osserva Vacca. Muscas, quindi, si sarebbe potuto salvare, ma le barriere in ferro non avevano nessuna protezione salvavita.
“Non si può pensare che da un giorno all’altro vengono cambiati tutti i guardrail della Sardegna installando il dispositivo salvamotociclista, che chiudendo lo spazio tra i paletti impedisce a chi cade in moto o in bici di andare a impattare sui paletti oppure, passando tra essi, di volare giù dal burrone, ma è inammissibile che l’Anas stia spendendo a 350 milioni di euro, un investimento mai fatto in Sardegna, per rimuovere i vecchi guardrail ed installarne degli altri privi di dispositivo salvamotociclista e che rimarranno in opera per almeno 20 anni. Tanti politici locali hanno enormi responsabilità in questa situazione perché in vent’anni non hanno fatto nulla per affrontare il problema della sicurezza stradale, limitandosi a sbraitare contro l’anas, e tacendo sulle condizioni delle strade provinciali, il cui ingegneri si trovano abbandonati con dei fondi che non sono sufficienti nemmeno per asfaltare le strade, tracciare la segnaletica, cambiare i guard rail danneggiati e i cartelli scoloriti. A parte i Comuni di Monserrato, Olbia e Villasor gli altri comuni stanno spendendo i fondi solo per riempire le strade di dossi, spesso nemmeno a norma quindi creando pericoli dove non c’erano, e non stanno facendo nulla per la messa in sicurezza dei guardrail ammalorati o addirittura stanno installando ex novo guardrail di vecchia concezione”.


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