L’urlo dell’allevatore di San Gavino Monreale: “Il mio terreno distrutto dall’incendio, ho perso tutto”

Salvatore Piras, 47 anni, è a terra. Il rogo scoppiato sabato a Villacidro è arrivato sino ai suoi ettari: “Non ho più nulla per far pascolare le mie pecore, devo badare ai miei figli di 9 e 11 anni: chi può mi aiuti”


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Osserva la distesa nera e gli scendono le lacrime. Lì, dove prima c’era un abbondante prato verde, con tanto foraggio per le sue pecore, ora regna la distruzione, creata da quel mega incendio che sabato scorso ha devastato gran parte delle campagne di Villacidro e che è arrivato sino al confine con San Gavino Monreale. Lì, Salvatore Piras, allevatore di quarantasette anni, aveva cento ettari rigogliosi per fare pascolare le sue mille pecore. Ora non ha più nulla, ed è disperato: “L’incendio è stato tremendo, sono riuscito a mettere in salvo tutto il gregge e anche me stesso. Ma i miei cento ettari sono andati in fumo, non c’è più nulla e non so tra quanto potrò tornare a coltivare”. Un sabato di distruzione e rabbia e un rogo che, molto probabilmente, è stato appiccato da qualcuno: “Chiunque sia è un delinquente, ha distrutto tutta la mia vita”, dice Piras. Il cibo per le sue pecore non c’è più, le poche scorte che aveva sono terminate. E gli animali, certo, non possono nutrirsi di cenere e sterpaglie annerite. “Sto vivendo un grandissimo dramma. Ho sempre fatto questo lavoro, sin da quando ero un ragazzino, e sono sempre riuscito, nonostante alcune difficoltà, a sfamare la mia famiglia”.

 

Pensa soprattutto ai suoi due figlioletti, Salvatore Piras: “Uno ha 9 anni, l’altro undici. Che futuro potrò garantirgli, ora che ho perso tutto?”. L’allevatore lancia un sos: “Chiunque possa aiutarmi si faccia avanti. Istituzioni, semplici cittadini: sono un padre e un lavoratore che chiede solo di avere una seconda opportunità”. Chiunque possa aiutare Salvatore Piras lo può contattare, via email, a [email protected]”.