
Dal 8 ottobre al 26 novembre 2017 le sale del Castello di San Michele,
accolgono una importante esposizione di incisioni frutto delle attività
internazionali, selezionate, nell’ambito della programmazione di
ricerca e della rete culturale di Casa Falconieri.
Protagoniste della mostra, inserita nel prestigioso contesto del Festival
Internazionale di Incisione, un progetto di casa Falconieri che si
svolge tra la Spagna (Bilbao) e la Sardegna (Cagliari), sono circa 70
opere di incisione, realizzate da artisti nazionali e internazionali.
L’esposizione Segni tracce territori racconta l’Isola quale centro
d’incontro e confluenza di istanze artistiche innovatrici, racconta di
energie creative e della capacità di riunire personalità del mondo
dell’arte attorno a un progetto comune.
Gli artisti, le cui opere tracciano il percorso espositivo, sono tutti
coinvolti da Casa Falconieri con modalità e situazioni differenti, e sono
parte dei fili pazientemente intrecciati a comporre un tessuto che pone
in relazione poetiche e culture di paesi differenti: i giovanissimi, e non
solo, che hanno sperimentato all’interno del laboratorio; gli artisti
consolidati che hanno condiviso la loro esperienza con i più giovani; e
altri che hanno una relazione di scambio, confronto e di condivisione
Nelle opere in mostra vengono liberamente sperimentate l’insieme
delle tecniche dei linguaggi incisori, e di altri concettualmente affini
quali la fotografia o la permanenza dei caratteri tipografici, all’interno
della loro poetica rinnovando, con istanze contemporanee e
sperimentali, i territori dell’incisione e ci guidano in un percorso in cui
si percepisce il movimento innovatore, promosso da Casa Falconieri.
Il racconto si articola nello spazio definendo momenti precisi, ma
collegati tra loro. I Segni che attraversano una lastra incisa, o
accendono una fotografia e scavano il legno, diventano materia e
lasciano Tracce, definiscono Territori e segnano il passaggio del
tempo e la sua memoria. Le Tracce sono quelle di un pensiero
complesso, di un territorio fisico e mentale e di una riflessione
continua. I Territori, i luoghi, mostrano frammenti di presenze
transitorie o permanenti che compongono il racconto delle opere in
mostra.
La mostra è costruita attraverso un percorso particolare fatto di grandi
fogli e installazioni nelle sale dei differenti piani, didascalie e fotografie
creano un itinerario che porta il visitatore ad appropriarsi del
linguaggio delle opere.
Sarà attivato un laboratorio di incisione, aperto a tutti, che porterà
ad apprezzare il mondo dell’incisione in un modo più pratico,
favorendo anche la lettura delle opere attraverso l’uso degli strumenti
artistici. Colori, carte, attrezzature professionali, saranno gli strumenti
che si, potranno utilizzare.
Inoltre, durante il periodo di apertura sono previsti incontri con artisti e
collezionisti e film sull’arte.
Maria Elvira Ciusa presenta il libro Maria Lai. Il filo dell’esistere.
Antonio Ligios parla di Fotografia e Sardegna. Pietrino Soddu nel
collezione d’ arte Collezione Soddu Tanda.
Infine ci sarà la presentazione del volume di ricerca sull’ architettura
emergente in Sardegna SYA2016 – SARDINIA. Young Architects, a
cura di Carlo Atzeni e Casa Falconieri cui intervengono Carlo Atzeni,
Gabriella Locci, Andrea Casciu, Pier Francesco Cherchi, Gianmarco
Chiri, Matteo Lecis Cocco Ortu, Giorgio Peghin, Antonello Sanna,
Giuseppe Vallifuoco.
Artisti in mostra
Per l’Italia: Gabriella Locci, Rosanna Rossi, Valerio Gaeti, Veronica
Gambula, Alberto Marci, Antonio Mallus, Francesco Alpigiano,
Veronica Paretta, Mauro Rombi, Antonio Loi, Raffaella Rivi, Luca Lai,
Rachele Sotgiu e Paolo Marchi. La Spagna è rappresentata da
Bernardi Roig, Fernando Evangelio, Ignacio Llamas e Jezabel
Rodriguez. L’Albania da Moisi Guga e la Polonia da Woitciek Tylber
Kubrakiewicz. Dal Belgio arriva Michel Kotschoubey, dai Paesi Baschi
Omar Zaballa, dalla Croazia Ana Vivoda, dall’Argentina Sofia Peirano
e infine dal Perù Mariela Canchari.