L’Università in prima linea nella promozione delle digital libraries

Un progetto di ricerca


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Si è concluso l’accordo tra la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università di Cagliari per la gestione del sito sulle “Biblioteche filosofiche private in età moderna e contemporaea” nell’ambito di un progetto di ricerca di rilievo internazionale di cui la Scuola Normale Superiore e l’Università degli studi di Cagliari sono promotori.

Il progetto ha impegnato dal 2007 un gruppo di ricercatori afferenti alle due istituzioni e ad altre prestigiose realtà (tra cui la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, l’Istituto italiano per gli studi storici, e l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle idee (ILIESI), e ha acquisito nel tempo un profilo ed un valore sempre più apprezzati dalla comunità scientifica internazionale. Per l’Università di Cagliari partecipa al comitato di coordinamento un team interdisciplinare, guidato dalla prof.ssa Giovanna Granata, docente di Biblioteconomia, di cui fanno parte anche i professori Francesca Maria Crasta e Andrea Orsucci, oltre a giovani dottorandi. I termini dell’accordo sono stati definiti in occasione del Convegno di studio su “Modelli del sapere e circolazione libraria in età moderna e contemporanea” che si è tenuto nei mesi scorsi nell’Aula Magna della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari alla presenza del prof. Renzo Ragghianti, per la Scuola Normale Superiore di Pisa, e del Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, prof.ssa Maria Del Zompo.

Durante il convegno, cui hanno partecipato illustri studiosi della materia, sono state definite le premesse politiche dell’accordo, sulla base del quale si è provveduto a trasportare sui server dell’ateneo l’hosting del sito, oggi pienamente operativo e consultabile all’indirizzo picus.unica.it. L’obiettivo della ricerca è coinvolgere giovani ricercatori nell’indagine intorno alla letteratura filosofica presente nelle biblioteche private di filosofi, scienziati ed eruditi in età moderna e contemporanea attraverso l’analisi di cataloghi e inventari librari (strumenti di vendita di raccolte andate disperse, come cataloghi di fondi speciali tutt’oggi conservati, inventari post-mortem o semplici liste manoscritte di valore amministrativo).

Spesso poco valorizzate, se non addirittura dimenticate, queste fonti costituiscono una base orientativa e una struttura di riferimento e di paragone preziosa e originale per la definizione e la valutazione delle raccolte librarie e, in forza del loro carattere polivalente, sono in grado di offrire agli studiosi la possibilità di approfondire e di far luce su aspetti anche impliciti, ma talvolta assai significativi, del costituirsi delle tradizioni culturali. Si tratta di materiali che, proficuamente utilizzati, consentono di ricostruire non solo la storia delle istituzioni, ma anche sotto un’angolatura più ampia, il profilo culturale o i percorsi formativi di singoli autori, il «canone letterario» o le opere più rappresentative di un’epoca o di un dato ambiente.

Il sito “Biblioteche filosofiche private in età moderna e contemporaea” è stato concepito e realizzato come una biblioteca digitale di cataloghi, memorizzati in formato PDF, su una piattaforma open source, con un’interfaccia di ricerca amichevole. Esso rappresenta una delle più rilevanti realizzazioni nell’ambito dell’informatica applicata alla valorizzazione del patrimonio bibliografico e vede l’Università di Cagliari in prima linea nella promozione dei saperi umanistici in ambiente digitale.