L’ultimo caffé di Andrea Tivinio a Quartu: “Chiudo il bar, strozzato da Covid e ristori inutili”

Il titolare del Ti-Và chiude il locale dopo 5 anni. Covid e lockdown, lo choc per la morte del fratello Carlo (del Lima Lima) e il netto calo di clientela sono stati fatali: “Avrei voluto pagare gli affitti arretrati, non mi è stata data la possibilità. A 53 anni andrò a chiedere il reddito di cittadinanza”


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L’ultimo caffè sarà servito il trenta aprile 2022, e sarà molto “amaro”. Andrea Tivinio chiude, dopo cinque anni, il suo bar a Quartu, il Ti-Và in via Vittorio Emanuele. Fratello di Carlo, l’indimenticabile titolare del Lima Lima di Cagliari prima vittima del Covid in Sardegna, racconta di aver cercato in tutti i modi di tenere il locale aperto: “Ho battagliato per due anni tra avvocati e tribunali, non è bastato. Volevo pagare gli affitti arretrati, non mi è stata data la possibilità”. Il barista, proprio due anni fa, aveva pubblicato su Facebook un lungo e duro sfogo: “Quasi sfrattato dal bar per gli affitti non pagati.  “Non sto vedendo il mio locale di Quartu da due mesi, ho sempre pagato tutto, puntualmente”. Negli ultimi 24 mesi poco è cambiato: “Sono stato strozzato dal Covid e dai ristori inutili, insufficienti, del Governo”. E all’inizio della lenta ma inesorabile discesa anche la mazzata della perdita del fratello.
“Ho messo in svendita tutto ciò che ho dentro il locale, da oggi al trenta aprile spero che vengano clienti”, dice Tivinio. “Anche il green pass è stato un grosso problema, tanti non sono vaccinati e non li ho potuti fare entrare. Quando ho aperto il bar volevo accogliere tutti, senza distinzioni”. Tivinio prevede, purtroppo, un futuro a tinte fosche: “Ho 53 anni, i tempi sono difficili. Dovrò andare a chiedere il reddito di cittadinanza”.


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