L’sos di una barista sarda: “I 600 euro del bonus già finiti, aiutatemi o non potrò riaprire”

I soldi del Governo? Arrivati e subito spesi “per pagare la bolletta elettrica”. Giorgia Garau, 38enne di Carbonia, è a terra: “Ho addirittura chiesto i buoni spesa per mangiare, lo Stato non sta tutelando quelli come me: ho aperto una raccolta fondi”


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Ha creato una raccolta fondi sulla piattafogma Gofoundme.com per cercare di racimolare “seimila euro” (questo il limite messo) utili a poter riaprire il suo bar. Giorgia Garau, 38enne di Carbonia, da otto alla guida di un bistrot, è una delle tante lavoratrici in crisi per il Coronavirus. Il bonus di 600 euro, al Governo, l’ha chiesto: “E ieri è arrivato, ma è come se non l’avessi visto perchè, con quei soldi, ho dovuto pagare la bolletta della luce. Ho una sola dipendente, in cassa integrazione. Io, per quel che mi riguarda, ho quasi finito i miei risparmi”, confessa la ristoratrice. “Sono ferma, come tutti, dal dieci marzo. L’affitto mensile del locale è di ottocento euro, fortunatamente è stato messo in stand by ma, prima o poi, dovrò pagarlo”. E, visto che da settimane non può più servire caffè e brioches, il timore di non poter riuscire a ripartire è molto grande: “Non so se riuscirò a risollevare la serranda del mio locale, quando la crisi sarà finita. Lo Stato è abbastanza assente per noi partite Iva”, e il riferimento è, anche, al bonus, giudicato forse troppo basso.
“Ho aperto una raccolta fondi pubblica, mettendoci la faccia. So che è un periodo difficile per tutti, ma uniti possiamo farcela. Spero che le persone dimostrino solidarietà per fare in modo che la mia attività possa ripartire”. Ecco il link della raccolta fondi: https://www.gofundme.com/f/1za1z251qo?sharetype=teams&member=4241680&utm_medium=social&utm_source=whatsapp&utm_campaign=p_na+share-sheet&pc_code=wa_co_dashboard_a&rcid=7124a9a030bd4b3c8050c0ce9a18b0e6


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