Lotta al randagismo, animalisti difendono la campagna di sterilizzazione: “Non è un flop”

Non ci stanno le associazioni di volontariato e replicano ad alcuni articoli comparsi sulla stampa: “Abbiamo sterilizzato ben 500 cani femmina con il contributo regionale, lavorato con impegno, districandoci tra mille difficoltà, ben sapendo che anche solo chiedere di presentare l’ISEE può far venir meno la volontà del proprietario di sterilizzare la propria cagnolina. Per non parlare della difficoltà di ottenere la adesione degli allevatori per i cani da pastore”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Non ci stanno le associazioni di volontariato animaliste su quello che è stato definito”flop” della campagna di sterilizzazione 2018 per la lotta al randagismo. Con una nota replicano ad alcuni articoli comparsi sulla stampa.

“Informazioni errate e numeri non aggiornati sulla campagna antirandagismo della Regione, che nel 2018 ha investito duecentomila euro e ha affidato alle associazioni di Volontariato il compito di fare da tramite tra proprietari e veterinari liberi professionisti con l’obiettivo di sterilizzare cani femmina e diminuire le cucciolate indesiderate che riempiono i canili della Sardegna” si legge in una nota firma delle associazioni Onlus Le GatteMatte, Amici del Branco, L’Oasi dei Vagabondi, Aristogatti Onlus – Alghero, Gli Invisibili Sardegna, Bau Club, Randagino, Argez Volontari Animalisti, Impronte nell’Isola, Coro Me, Liberitutti Sezione di Arborea, Lida  Sezione di Olbia, Impronte Invisibili, Amico Mio, La Casa di Bingo, Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di Carbonia, Casa del Randagio, Amici degli Animali Gonnosfanadiga, Speranzampetta, Together APS&ASD, Quattro Zampe Rescue Sardinia.

“Consapevoli dell’importanza della campagna promossa dalla Regione per la lotta al randagismo, abbiamo partecipato al bando e ricevuto 5mila euro euro di contributi, da usare interamente per la sterilizzazione di cani di proprietà, facendo da tramite tra padroni e veterinari liberi professionisti, senza alcun rimborso per i volontari. Volontari che spesso suppliscono all’inerzia delle Istituzioni recuperando gli animali abbandonati, accollandosi le spese di sterilizzazione, i costi del loro mantenimento e quelli necessari per farli adottare anche fuori regione.

Abbiamo lavorato con impegno, districandoci tra mille difficoltà, ben sapendo che anche solo chiedere di presentare l’ISEE può far venir meno la volontà del proprietario di sterilizzare la propria cagnolina. Per non parlare della difficoltà di ottenere la adesione degli allevatori per i cani da pastore. Non vogliamo quindi che attraverso la stampa passi il messaggio sbagliato che la campagna di sterilizzazione è stato un flop, perchè non è vero.

Venticinque Associazioni hanno sterilizzato circa cinquecento cani femmina grazie al contributo regionale.  Non si tratta quindi di pochi interventi effettuati da poche associazioni! Molte rendicontazioni sono ancora in atto, o devono essere integrate, come afferma il veterinario della ASSL, e senza dubbio i numeri saliranno ancora. Certo, il meccanismo è perfettibile, ma come inizio non ci sembra si debba parlare di  “occasione sprecata”.

“Possiamo invece dire che molto poco è stato fatto, e in maniera scarsamente incisiva, per promuovere una cultura del rispetto e del possesso responsabile e legale dell’animale. Ora aspettiamo la pubblicazione dei nuovi bandi che consentiranno agli Enti del Terzo Settore di usufruire dei fondi stanziati in loro favore dalla legge regionale di stabilità del 2019.”