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Un protocollo di legalità tra prefetture, Comuni, enti e associazioni che freni l’abusivismo commerciale e la vendita di prodotti contraffatti. L’accordo, preso questa mattina durante una riunione in Prefettura, verrà firmato il prossimo 1 ottobre nel corso della Conferenza regionale della autorità di pubblica sicurezza, presentato oggi durante il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione a Cagliari. Durante l’incontro di oggi il Prefetto, Giuliana Perrotta, ha illustrato come per un efficace contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, che ha pesanti ripercussioni sull’economia, sulla salute, sui lavoratori e sugli acquirenti, non è sufficiente solo l’attività di repressione ma è necessario il contributo di tutti, delle associazioni economiche, dei consumatori, degli immigrati, nella consapevolezza che il rispetto delle regole conviene a tutti.
Le associazioni rappresentative dei cittadini stranieri, nell’aderire al protocollo, si sono impegnate a svolgere una attività di informazione-formazione nei confronti degli immigrati accompagnandoli verso percorsi di legalità, per poter svolgere legittimamente attività di commercio ambulante, collaborando con le forze dell’ordine per sottrarre le categorie di lavoratori deboli a condizioni di sfruttamento. Altrettanto verrà fatto dagli Enti gestori dei centri di accoglienza nell’ambito dei corsi di integrazione, di cui curano l’organizzazione, tesi a favorire l’inserimento e l’integrazione dei richiedenti asilo.
Nel corso della riunione del C.T.I è stato fatto il punto sul sistema di accoglienza in provincia di Cagliari a seguito dei numerosi sbarchi susseguitisi negli ultimi mesi ed è stata richiamata l’attenzione sulle disposizioni contenute nel decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, di attuazione della direttiva 2013/33/UE, recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Infine, è stato verificato lo stato di attuazione delle progettualità già approvate dal C.T.I.: in particolare, l’attività del gruppo di lavoro di supporto ai centri di accoglienza per l’inserimento al lavoro e quello del gruppo di lavoro impegnato nella redazione di una carta dei servizi quale strumento di informazione a favore degli immigrati.