L’odissea di Mariangela, mamma di Quartu: “Distrutta da artrite e fibromialgia, campo con 280 euro”

Da imprenditrice immobiliare a “nuova povera”, la storia di Mariangela Campus, 47 anni: “La mia vita da disabile scivola tra dosi massicce di cortisone e intere giornate dove non posso fare manco un passo. La Regione mi nega le cure e per comprare cibo mi restano 140 euro”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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La vita di Mariangela Campus, dal punto di vista della salute, cambia nel 2009. Artrite reumatoide, non una semplice influenza o mal di testa. Braccia, schiena, gambe e piedi diventano i “centri” principali di dolori continui: “Pure la testa, impossibile pettinarmi, appena ci provo il cuoio capelluto mi fa malissimo”. Un’esistenza marcata da un netto cambio: senza la salute, tutto scompare. A partire dal lavoro: “Ero un’imprenditrice immobiliare, riuscivo a vivere col mio stipendio da 1400 euro. Ora, da disabile riconosciuta all’80 per cento, ho 280 euro al mese. La metà dell’assegno “va via per l’acquisto dei carissimi integratori. Ogni giorno assumo dosi massicce di cortisone, per sei mesi sono rimasta paralizzata e dormivo sul divano”, racconta la Campus.
 
Oltre all’artrite reumatoide, nell’esistenza dell’ex immobiliarista è arrivata anche la fibromialgia: “Una patologia ancora non riconosciuta, che ti porta a vivere nell’apatia, spesso non riesco manco a fare il tragitto dalla cucina al salone”. Separata, con una figlia, Mariangela Campus è, oltre che dolorante, arrabbiata: “La mia attuale cura contro l’artrite non mi sta dando i frutti sperati, ho bisogno del medicinale biologico. Curarsi è un diritto, la Regione deve garantire a noi malati di poter usufruire delle medicine adatte”.


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