“Lo spot è blasfemo”: il Popolo per la Famiglia condanna la pubblicità della pillola “Ellaone”

Il Popolo della Famiglia: “Un messaggio che per la propria gravità meriterebbe una indiscutibile condanna non solo da parte di tutto il mondo cattolico, ma anche di tutta l’intellighenzia laica”


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“L’associazione Medica italiana per la Contraccezione (SMIC) bandisce un concorso per reclamizzare l’uso del proprio prodotto, l’Ulipristal acetato, Ellaone, pillola contraccettiva d’emergenza, nota anche come pillola dei cinque giorni dopo, di fatto pillola abortiva. Studenti dell’istituto Giorgi-Woolf di Roma partecipano e vincono con uno spot il cui messaggio insinua l’opportunità, o quanto meno la possibilità, che la Vergine Maria potesse decidere di abortire il bambino Gesù. Il Popolo della Famiglia non aggiunge particolari considerazioni a un messaggio che per la propria gravità meriterebbe una indiscutibile condanna non solo da parte di tutto il mondo cattolico, ma anche di tutta l’intellighenzia laica che non può non riconoscere, Croce e Bobbio lo confermerebbero, la propria matrice cristiana. Molte voci si sono levate esprimendo sacrosanta indignazione. Aggiungiamo anche che altre convinzioni religiose non tollererebbero attacchi tanto sfacciati e crudeli”. A scriverlo è il Popolo della Famiglia. “Ma le vittime, teniamolo presente, sono sempre i nostri ragazzi che diventano protagonisti, e anche gratificati da ricchi premi e fama, di un dileggio ai valori della Ragione e della Fede, in un mondo in cui molti adulti, servi del politicamente corretto, nonché del mercato, li usano anziché educarli. Il Popolo della Famiglia, partito laico ma che si ispira alla Dottrina Sociale della Chiesa, ha invece a cuore il primato educativo dei genitori e la salvaguardia della nostra identità culturale, che deve alla Vergine Maria, e al Suo coraggio nell’accettare di essere Madre del Salvatore, il più alto messaggio di umanità mai realizzato”.


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