ll parcheggio dei clochard: una piscina coperta in mezzo al degrado

Via Xx Settembre


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Si sta allagando nuovamente in queste ore il grande parcheggio sotterraneo di via XX Settembre, scandagliato più volte dalle cronache   e dal quale sono andati via, nei giorni scorsi, gli occupanti abusivi.

Sono perlopiù giovani clochard che oggi, per fortuna, non si trovavano dentro questa autorimessa invasa da un improvviso allagamento: è dovuto alla pioggia.

Le acque piovane, scorrendo nel parcheggio a cielo aperto, si sono infilate dapprima nella rampa di accesso ai sotterranei, poi nei vani più bui e profondi. Ed ora, il mega  parcheggio sotterraneo assomiglia ad una piscina coperta nella quale, al posto dei nuotatori, galleggiano ratti, materassi, bottiglie, vari effetti personali degli ex occupanti. Questi ultimi osservavano a debita distanza quanto stava accadendo, al ritmo melodico dell’acqua che dalle caditoie della zona si infilava sottoterra.
 
Quanti abitano in zona, nei palazzi soprastanti, sono stanchi di richiedere l’intervento dei vigili del fuoco che puntualmente aspirano  l’acqua dal garage. E poi (causa il distacco delle pompe sommerse di aspirazione) si allaga nuovamente, causa la presenza di una falda acquifera.

Da un lato, esiste oggi un problema igienico-sanitario ma anche sociale che riguarda i clochard trasferitisi nel soprastante piano pilotis degli stabili accessibili da via Sonnino e via XX Settembre. Dall’altro, esiste un problema strutturale per i medesimi palazzi della zona: lo spegnimento delle pompe aspiranti avrebbe causato, già in passato, lesioni strutturali nei vari sottopiani degli stabili e, nei giorni scorsi, il livello delle acque sotterranee è cresciuto anche in molti scantinati di via XX Settembre.  

È un duplice problema dunque, e come tale da risolvere, a maggior ragione dopo questo ennesimo  allagamento dell’autorimessa dei clochard.
Acqua che aumenta, al riparo da occhi indiscreti, a pari passo con il livello di allerta e le preoccupazioni di quanti risiedono nei paraggi. Stavolta, a causa della pioggia. Sorge spontaneo chiederci: chi dovrebbe ripristinare le pompe sommerse per far dormire sonni  tranquilli ai residenti di questo angolo di città?