
Esiste un piano da oltre 13 milioni di euro in Sardegna per abbattere le liste d’attesa negli ospedali e garantire ai cittadini i servizi di sanità pubblica in tempi ragionevoli. Un piano finanziato dal governo e annunciato due volte nell’isola, a gennaio 2021 e a gennaio 2022: l’importo è sempre lo stesso, oltre 13 milioni di euro, rimodulato per due volte. Un piano che non è mai diventato operativo, o che quanto meno non ha prodotto i risultati previsti, ovvero abbattere i tempi di attesa per le visite in ospedale col ticket. Lo certificano le tante proteste che arrivano direttamente dai cittadini, ma soprattutto lo certifica la clamorosa decisione di oggi di stoppare tutte le visite intramoenia, ovvero le visite private negli ospedali pubblici, proprio per dare un po’ di respiro alle liste d’attesa infinite nel pubblico.
Decisione che sembra non avere precedenti in Italia, dovuta alla ormai cronica mancanza di medici in Sardegna, dove neanche arriveranno quelli in affitto perché il bando è andato deserto. Il risultato? Un’estate difficilissima, nel pieno dell’ondata Covid da Omicron 5 e con tanti pronto soccorso chiusi perché manca il personale sanitario.
Tornando al piano da 13 milioni, i due importi nonostante il doppio annuncio non sono da sommare spiegano dall’ufficio stampa perché si tratta di rimodulazioni, prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate a cui verranno destinati 2 milioni di euro degli oltre 13 a disposizione, impiegate per il 60% all’acquisto di prestazioni ambulatoriali e per il 40% ospedaliere.
Oltre 11 milioni, invece, alle otto Asl e alle tre aziende ospedaliere secondo i criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale: 1.736.528 euro all’Asl 1 di Sassari; 905.428 euro 2 Gallura; 1.044.470 euro all’Asl 3 Nuoro; 368.686 euro all’Asl 4 Ogliastra; 924.494 euro all’Asl 5 Oristano; 526.656 euro Asl 6 Medio Campidano; 762.981 euro Asl 7 Sulcis; 2.887.830 euro Asl 8 Cagliari; 901.966 euro all’Aou Sassari, 486.595 euro all’Aou di Cagliari; 1.049.162 euro all’Arnas G. Brotzu. Impossibile al momento sapere, a partire dal primo annuncio ovvero da gennaio 2021, se e in che percentuale le liste d’attesa negli ospedali sardi si siano ridotte.