Dal 26 al 28 settembre torna l’appuntamento con Puliamo il mondo, la più famosa iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai
Tante le iniziative per diventare protagonisti della bellezza del Paese, combattere il degrado e liberare strade, fiumi e aree verdi dai rifiuti
Bellezza e partecipazione sono il binomio vincente di Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai. Da una parte la bellezza dell’Italia, uno dei Paesi più amati e visitati al mondo spesso sfregiato dall’incuria e dai rifiuti; dall’altra l’impegno attivo di tanti cittadini che vogliono rendere più belle e vivibili le città della Penisola. Quest’anno l’appuntamento con Puliamo il mondo sarà per il 26, 27 e 28 settembre: tre giorni duranti i quali migliaia di volontari, tra cittadini, scuole e amministrazioni, saranno impegnati nel ripulire le aree degradate del Paese e fare un gesto concreto a favore dell’ambiente. Un risultato importante frutto di un lavoro e un’esperienza virtuosa da replicare anche in tanti altri comuni. Molti sono già sulla buona strada: in Italia sono infatti 1.328 i comuni campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16% dei municipi d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto e che differenziano i rifiuti alimentando così l’industria del riciclo e la Green Economy. La Sardegna si colloca tra le regioni virtuose con il 40% di raccolta differenziata. Puliamo il Mondo lancerà il suo messaggio: i rifiuti devono essere visti come un’opportunità nazionale e non come una vergogna. Un messaggio che sarà condiviso da tanti comuni che il 26, 27 e 28 settembre parteciperanno alla campagna di Legambiente.
“È importante dar avvio ad un nuovo new deal ecologico- sottolinea Vincenzo Tiana presidente regionale- a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti. Accanto ai comportamenti virtuosi di tanti Comuni, infatti in Italia permane un’emergenza relativa alle discariche che continua ad essere uno dei temi più scottanti del nostro Paese. L’Italia rischia di incorrere in multe Ue da 60 milioni di euro per l’inadempimento alle direttive europee in questa materia. È necessario affrontare una volta per tutte l’emergenza rifiuti attraverso politiche ambientali ad hoc per ridurre lo smaltimento in discarica, che rimane ancora oggi in Italia la principale opzione di gestione dei rifiuti, con la diffusione degli impianti di riciclaggio soprattutto per la frazione organica. Ma è anche importante la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. Anche in Sardegna, per fortuna oltre alle emergenze ci sono anche tante storie di comuni virtuosi come quello di Uras, Dolianova, Terralba, Putifigari, Muros, Oristano, Quartu S.Elena che, attraverso una corretta raccolta differenziata e il successivo riciclaggio, hanno saputo trasformare i rifiuti da vergogna nazionale in un’opportunità. Un virtuosismo che va esteso per riacquistare credibilità a livello nazionale. Puliamo il mondo va proprio in questa direzione: coinvolgere i cittadini in azioni concrete a favore dell’ambiente e diffondere la pratica della raccolta differenziata e del riciclo significa contribuire ad un virtuosismo che fa bene al Paese e che dà slancio alla Green Economy”.
Rifiuti come opportunità – Sul fronte rifiuti, l’Italia si presenta come un Paese spaccato a metà, tra emergenze ed eccellenze. Da una parte c’è il Paese dell’emergenza rifiuti e dei tanti problemi irrisolti: si continua a produrre troppi rifiuti, smaltiti soprattutto nelle inquinanti discariche nonostante la normativa europea da più di vent’anni preveda che questo tipo di impianto diventi un’opzione residuale dopo prevenzione, riciclaggio e recupero. Secondo il Rapporto rifiuti di Ispra, nel 2013 il 37% dei rifiuti urbani, circa 11 milioni di tonnellate, sono stati smaltiti sotto terra. Una gestione che rischia di costare moltissimo al Paese se non si interverrà in tempi rapidi. La stessa Unione Europea ha richiamato più volte l’Italia sul problema e ora la Penisola rischia di incorrere in multe salate.
Dall’altra parte c’è, però, un Paese che ha avviato una decisa rivoluzione basata sulla raccolta differenziata, sugli impianti di riciclaggio, sui centri del riuso, sulle buone pratiche di prevenzione e sulle performance ambientali di molti comuni che diventano modelli da seguire.
Le iniziative di questa edizione di Puliamo il mondo 2014- aggiunge Marta Battaglia della direzione regionale di Legambiente- saranno il filo conduttore che vuole rilanciare il virtuosismo delle comunità locali. A cominciare da oggi una tre giorni di volontariato con centinaia di cittadini e scolaresche in 30 località dell’Isola.
Domenica 28 settembre l’appuntamento più significativo a Cagliari nell’area del futuro parco di Tuvixeddu-Tuvumannu con una azione concreta di recupero nel versante di S. Avendrace.
Importanti ed innovative iniziative in due comuni colpiti dalla alluvione come Posada e Sorso. A Posada decine di canoisti in arrivo da tutta la Sardegna daranno vita ad una pagaiata sul fiume per affermare la volontà di fruire del fiume come bene collettivo, su cui convergono le responsabilità pubbliche nella gestione e riqualificazione (come quella in corso a seguito dell’alluvione 2013) e quelle dei singoli cittadini nella cura e nell’utilizzo rispettoso della sua naturalità.
A Sorso con le scolaresche si darà luogo alla pulizia della pineta retrostante lo stagno di Platamona.
Iniziative anche a: Assemini, Monserrato, Elmas, Sarroch, Decimoputzu, Decimomannu, Guasila, Sinnai, Quartucciu, Goni, S.Basilio, S.Giovanni Suergiu, Pabillonis, Martis, Muros, Putifigari, Romana, Valledoria, Gadoni, Oniferi, Lodine, Ulassai, Aggius, Alà dei Sardi, Castelsardo, Sassari, Valledoria, Sedilo, Sini, Bidonì, Masullas, Sorradile.
L’azione dei volontari- sottolinea – sarà condivisa in tutto il mondo dato che Puliamo il mondo è la versione italiana di Clean Up the World, la più importante campagna internazionale di volontariato ambientale nata a Sidney, in Australia, nel 1989 e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente. Da allora l’iniziativa si è diffusa su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro dei volontari del Cigno Verde e al prezioso aiuto della Rai, che dal 1995 collabora alla promozione dell’evento con trasmissioni, dirette e uno spot di sensibilizzazione.
In occasione di Puliamo il Mondo Legambiente rilancia le sue proposte per un’Italia “rifiuti free”:
1. praticare serie politiche di prevenzione, perché sono ancora troppi i problemi irrisolti sul fronte della riduzione;
2. rafforzare la raccolta differenziata e il riciclo anche tramite la realizzazione di nuovi impianti di riciclaggio, come dimostrano le tante esperienze virtuose delle regioni del nord-centro ma anche nel sud Italia in grado di creare tra l’altro nuova economia e occupazione;
3. “rottamare” lo smaltimento in discarica. Nel frattempo continuano a farla da padrone in diversi territori i “signori” delle discariche o degli inceneritori, che anestetizzano ogni sviluppo di un ciclo virtuoso di rifiuti fondato su riciclaggio e prevenzione. Per Legambiente è importante pretendere il rispetto della direttiva europea e utilizzare la leva economica per aumentare i costi, modificando l’ormai superata legge sull’ecotassa del 1995. Le Regioni devono rimodulare l’attuale ecotassa, facendo pagare i Comuni in base al raggiungimento degli obiettivi di legge sulla differenziata;
4. premiare chi produce meno rifiuti. Per Legambiente chi produce meno rifiuti deve essere premiato. La nuova tassazione a carico delle famiglie e delle aziende deve essere equa e premiare i comportamenti virtuosi;
5. fermare la costruzione di nuovi inceneritori e chiudere gli impianti obsoleti.
Puliamo il Mondo, con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, UPI (Unione Province Italiane), Federparchi, Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani), Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). In collaborazione con Anci, Fiseassoambiente e Federambiente. Con il contributo e la partecipazione di Snam Rete Gas, Afidamp, Ecodom, EcoTyre, 20th Century Fox Home Entertainment, Coop, Hankook. Media partner: Rai, La Nuova Ecologia.