Un mix di blues, country, rock e musica sarda, di leggende, storie di banditi e storie vere, entrano in un CD.
Le orecchie del re è il nome dell’album che ci racconta le storie sarde in blues.
Si inizia con la leggenda di Medusa, la mitologica regina di Sardegna uccisa da Perseo, un rock-blues dal sapore elettrico, che racconta le storie che si narravano un tempo nei contos de foghile: il suo tesoro, nascosto nel castello di Medusa a Samugheo e protetto dalle mitologiche muscas maceddas, mosche grandi come la testa di un bue, e il re molenti, un re avido dalle orecchie d’asino.
La leggenda e il mito, paradossalmente, si incrociano con la storia vera, quando nell”800 il bandito Franciscu Perseu, ironia della sorte come Perseo, dal carcere dirà di aver trovato il tesoro di Medusa.
La notizia, arrivata alle orecchie del re piemontese (dalle orecchie d’asino anche lui?), stimolerà la sua avidità. Dopo una fallimentare spedizione, rimarrà con un palmo di naso.
Altre canzoni incontrano i ritmi e le sonorità de su ballu tundu e de s’anninnora, con l’armonica e la chitarra blues, nei Danzatori delle stelle, La ballata di Diana e Centu Dimònius, una canzone dissacrante dell’epopea Shardana.
Ancora storie di banditi con Il blues di Giovanni Gallurese e il delta-blues di Maimone; e poi quella storia di Emilio Lussu, in compagnia con la moglie Joyce, agente segreto con il nome in codice di Mr. Mill.
L’album è intriso di letteratura sarda, con canzoni ispirate a Sebastiano Satta (La bardana di Diana), Sergio Atzeni, con Antigu Dillu Sardu (parte prima e seconda) che raccontano l’epopea della storia sarda, e ai poeti cantadoris, aedi da millenni, rimatori di storie sarde.
L’album è il primo lavoro del duo Horoène, un duo musicale composto da Ivan Monni e da Monica Secci, appassionati di musica, con la passione per i racconti e storie sarde.