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Cagliari è abituata alle passerelle (elettorali). Che siano aperte o chiuse la notte, poco importa: ci sono sempre state. E non sono per tutti, ma sempre per una parte politica: di solito è il centrodestra che le organizza in pompa magna. Ricordate la piazza Giovanni inaugurata da Emilio Floris a metà, quando ancora l’altra parte doveva essere realizzata? Ricordate il parco della Musica e quel taglio del nastro in tutta fretta sotto elezioni, e quei parcheggi poi rimasti chiusi due anni e mezzo? L’importante è passeggiare nelle passerelle. C’è però un retroscena curioso nell’inaugurazione di lunedì: il microfono durante la presentazione a Su Siccu si è magicamente spento proprio quando parlava l’unico esponente della giunta Zedda, l’assessore al Traffico Mauro Coni. Per poi riaccendersi quando è ripartita la sfilata dei big della parte avversa, tra i quali gli ex sindaci Mariano Delogu e Emilio Floris. Solo un caso, naturalmente. Ma sì, un incidente, un difetto tecnico: niente grancasse per il centrosinistra. Che al contrario non sembra brillare in comunicazione: il sindaco Zedda non ha neppure partecipato all’evento di una grande passeggiata sul mare, impegnato al Lirico dove dopo lo scivolone Crivellenti stava per essere nominato il temutissimo (da alcuni) Mauro Meli. Grave assenza quella del sindaco, che però forse aveva previsto tutto: non ci sarebbe stato un microfono acceso nell’ennesima passerella del centrodestra. Zedda fuori dalla campagna elettorale: una scelta? Passerella vera, ma anche metaforica. Che non è servita a dribblare i contrasti tra Massidda e Farris, né a portare fortuna nella decisione del Consiglio di Stato che oggi ha confermato il no alla presidenza dell’Autorità Portuale per Massidda. Mauro Coni si è rifatto con le interviste alle televisioni, e ha sfoggiato un sorriso enorme. Da tecnico, non da politico. Ora i cagliaritani, in vista del possibile scontro Zedda-Massidda per la scelta del prossimo sindaco, sono a un bivio: meglio le promesse o i fatti? Ha ragione chi lavora in silenzio o chi sponsorizza romantiche passerelle sotto le stelle, all’ombra della luna e delle telecamere?