Il suo cellulare è quello “incriminato”. Stefano Muntoni, 40 anni, autotrasportatore di Terralba, in forza a una ditta di trasporti di San Nicolo D’Arcidano: ecco a chi appartiene la voce, sentita da decine di migliaia di sardi su WhatsApp: “Ragazzi buongiorno. Vi avviso perchè vi ollu beni meda meda. Da lunedì c’è sciopero dei trasportatori, fatevi scorta di roba da mangiare e acqua perchè per 15 giorni noi stiamo fermi. Non noi Frongia, noi tutta la Sardegna. I supermercati saranno vuoti, fatevi la scorta che questa volta bloccano per 15 giorni. Io da lunedì sarò in ferie, o a manifestare, mi farà sapere. È un casino, fatevi la scorta, ci bollis pagu a spaccia sa cos’e pappai”. Un messaggio che ha rimbalzato su tantissimi smartphone, portando molta gente a fare maxi scorte nei market: “Sì, sono io l’autore del vocal”, ammette. C’è anche un altro messaggio vocale, spedito a frittata ormai fatta, nel quale spiega di aver mandato il messaggio “in una chat privata, di cinque amici. Non volevo creare allarmismi, mi è stata riferita questa cosa e volevo avvisarli di prendere scorta da bere e mangiare. Mai avrei pensato che una di queste 5 persone inviasse il messaggio ad altri, è partito tutto da lì. Ne pagherò le conseguenze, ma non volevo creare allarmismi”.
Contattato da Casteddu Online, Stefano chiede “scusa a tutti. Siamo molto preoccupati, parlo da dipendente, noto che per riempire il camion arrivo a spendere anche 400 o 500 euro in più alla settimana per il gasolio, Chi ha trenta camion ha una spesa insostenibile”. Aumenti insostenibili, che hanno portato anche il suo datore di lavoro a volersi fermare, da lunedì prossimo. “Si sa, se si fermano i camion, non si riforniscono i supermercati. Chiedo ancora scusa per ciò che è successo dopo che ho inviato il vocal, mai avrei immaginato che avrebbe fatto il giro del mondo”. Forse del mondo no, della Sardegna sì. E, alla fine, la promessa: “Dopo ciò che è successo non manderò più vocal”. Anche se basta non spedire più comunicazioni che fanno scattare allarmismi, in parte ingiustificati (protesta di 350 autotrasportatori docet).