Laura, studentessa di Quartu: “Non voglio il metano, puntiamo tutti sull’energia eolica”

Tra i membri del gruppo cagliaritano del “Fridays” che strizza l’occhio a Greta Thunberg c’è anche Laura Massidda, 19 anni: “Il metano inquina come il carbone, i posti di lavoro per il metanodotto sono 200 e non andrebbero nemmeno ai sardi”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il metano in Sardegna? È visto come la “peste” da Laura Massidda, 19enne quartese e membro del “Fridays for future” di Cagliari. C’è anche lei in piazza del Carmine a manifestare contro la realizzazione del metanodotto, prevista dalla Regione: “Il metano non è più ecosostenibile rispetto a petrolio e carbone, anzi, causa gli stessi danni”. Il metano, poi, viene trasportato attraverso “grossi tubi che, a lungo andare, hanno delle perdite e così causano lo stesso inquinamento di carbone e petrolio”, afferma. Oltre allo scenario prettamente “ecologista”, però, c’è anche quello più squisitamente economico. Chi è d’accordo con l’arrivo del metano sbandiera la creazione di nuovi posti di lavoro: “Sì, saranno circa duecento, per costruire il metanodotto, e non andrebbero nemmeno ai sardi. Bisogna trovare altre strade ecosostenibili”, sostiene la Massidda, “penso all’energia idroelettrica, eolica o quella solare”. Tutt’alro che un miraggio, in un’Isola dove i giorni di pioggia sono nettamente inferiori a quelli di bel tempo.

 

E poi “c’è già la Saras. Ci sarebbe, quindi, un sovraeccesso di energia del quale non abbiamo bisogno. Anzi”, l’arrivo del metano comporterebbe “solo altri danni”.


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