Estendere al comparto ovino le stesse misure anti crisi già attuate per il settore bovino: questa, nei giorni scorsi, è stata la richiesta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi fatta propria dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina già nella riunione del Consiglio agricolo europeo di ieri. “Il Ministero ha mostrato grande sensibilità verso le nostre istanze, consapevole della crisi che si può generare– dice l’esponente della giunta Pigliaru -. I nostri interventi per riorganizzare il comparto sono andati nella direzione auspicata dal MIPAAF, con l’organizzazione in filiera e il grande lavoro di preparazione per l’organismo interprofessionale”.
Nei giorni scorsi, Elisabetta Falchi aveva scritto al ministro Martina proprio per sollecitare il supporto del MIPAAF contro le difficoltà del comparto lattiero caseario ovino. In Sardegna, si legge nella missiva, ci sono “oltre 15mila aziende, diffuse su tutto il territorio e in particolare nelle zone interne: una loro crisi si ripercuoterebbe gravemente sullo stato del già debole tessuto economico locale. Da parte mia, consapevole delle forti carenze organizzative della filiera lattiero-casearia regionale – ha scritto ancora l’assessore -, ho attivato alcune iniziative di sensibilizzazione sugli attori della filiera e sollecitato la costituzione di un’organizzazione interprofessionale, unico strumento in grado di limitare l’impatto negativo della ciclicità dei mercati”. Tra i segnali del cambiamento del comparto “va sicuramente annoverato anche il piano della regolazione dell’offerta per il pecorino romano approvato a marzo”.
“Ora le nostre richieste arrivano a Bruxelles grazie all’interessamento del Ministro – conclude Falchi – Se ne discuterà già dal prossimo Consiglio agricolo europeo di luglio”.