L’arte della persuasione e i segreti della mente in “Mindshock”

SAN GAVINO MONREALE / Teatro Comunale – sabato 3 dicembre – ore 21

OLBIA / CineTeatro Olbia – lunedì 5 e martedì 6 dicembre – ore 21


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Una pièce affascinante sugli enigmi della mente con un protagonista d’eccezione: Marco Berry – autore e conduttore televisivo, ex inviato de “Le Iene” e indagatore del “Mistero”, nonché illusionista ed escapologo, sulle orme di Harry Houdini – sbarca nell’Isola con “Mindshock”, in cartellone sabato 3 dicembre alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale (dove inaugurerà la Stagione di Prosa Danza Musica 2016-17 firmata CeDAC) e lunedì 5 e martedì 6 dicembre sempre alle 21 al CineTeatro Olbia di Olbia per un duplice appuntamento che darà il via a “La Grande Prosa”, sempre sotto le insegne del CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Focus sulla sottile arte della persuasione nel Terzo Millennio – tra raffinate tecniche di comunicazione e conoscenza dei meccanismi della psiche umana – in uno spettacolo coinvolgente e sorprendente dove il pubblico diventa testimone e protagonista, conquistando una maggiore consapevolezza e capacità di leggere il mondo, imparando a selezionare e distinguere nel continuo flusso di informazioni la verità e i messaggi ingannevoli della pubblicità.

Viaggio nei labirinti della mente, su fondamenti rigorosamente scientifici, alla scoperta del potere di suggestione delle parole e delle immagini, del gioco delle associazioni e della possibilità di guidare e controllare il corso stesso dei pensieri: al di là del bene e del male, dell’uso deliberato, incauto o scorretto, esistono degli stratagemmi per suggerire implicitamente idee o suscitare emozioni e desideri.

I “maghi” e gli esperti della comunicazione sfruttano abilmente i meccanismi dell’intelligenza, per “costruire” prodotti e progettare campagne di marketing in grado di sedurre i futuri, ignari acquirenti e analoghi sistemi vengono messi in campo in tutti gli ambiti, dai media alla politica, per “educare” e conquistare le masse, indirizzandole verso un fine. Il gioco della seduzione della pubblicità fa leva sull’immaginario, per creare nuovi e inediti bisogni, tra antichi e nuovi stereotipi, scegliendo di volta in volta – in base al target – se lusingare o scandalizzare al solo fine di “vendere” una griffe o una linea di abiti, un’automobile o una vacanza da sogno.

I mezzi di comunicazione di massa – e più recentemente i social network e smartphones e altri strumenti interattivi hanno reso pervasiva e incalzante la reclamizzazione di oggetti e status symbol e parallelamente hanno offerto un canale privilegiato, un contatto diretto con milioni di utenti, ascoltatori attenti o distratti, raggiunti indistintamente da una pluralità di messaggi che li guidano nella scelta di un profumo o di un detersivo, come nelle più importanti questioni etiche e politiche. La capacità di decodificare i segnali – di andare oltre le apparenze, di interrogarsi sulle ragioni di un’affermazione o una presa di posizione – richiede un alto grado di concentrazione, per vincere il “rumore” di fondo e sintonizzarsi sulla giusta lunghezza d’onda.

“Mindshock” offre l’opportunità di riflettere su un tema di cui tutti siamo almeno inconsciamente consapevoli – la plasmabilità della mente umana e la possibilità di lasciarsi influenzare – ma come in uno spettacolo di prestidigitazione è l’effetto sorpresa a provocare il corto circuito, la salutare scossa che rompe il muro delle convenzioni e delle convinzioni prima della fatale “rivelazione”. Se per i venditori l’abilità di convincere il cliente è la base del mestiere, un analogo potere di seduzione, con risultati molto più significativi e cruciali, esercitano i leader nel condurre le folle, più o meno ampie, dei loro seguaci.

Marco Berry mette in scena – in modo efficace e interessante – la forza di attrazione e le armi della comunicazione: una serie di esempi e dimostrazioni pratiche di come chi padroneggia la psicologia e la PNL possa arrivare a “leggere” nel pensiero e condizionare le decisioni e i comportamenti altrui, come il più bravo degli illusionisti. Un divertissement intrigante – un modo per guardarsi allo specchio e imparare a vedersi anche attraverso gli occhi degli altri, per muoversi nel mondo e fare i conti con quel che siamo, e vorremmo essere – e apparire – nel mare movimentato della rete, confrontandoci con la complessità e i molteplici aspetti della nostra moderna realtà “aumentata”.

 


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