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I pullman? Da quando c’è l’emergenza Coronavirus non viaggiano certamente pieni come in un periodo normale, e Cagliari e hinterland non fanno eccezione. Dagli studenti ai pensionati, passando per i lavoratori, in tantissimi hanno dovuto mettere in “pausa” la maggior parte degli spostamenti. Ora, però, emerge un problema: chi ha acquistato un abbonamento annuale si trova, nei fatti, ad aver speso soldi per un servizio del quale non può usufruire. Come nel caso di Laura Cara, 44enne di Monserrato, web designer e professoressa. “Mi trovo nel doppio regime di smart working per l’istituto e di cassa integrazione per l’agenzia per la quale collaboro. Da quasi due mesi, ormai, non posso prendere nessun bus”, spiega la donna, che ha contattato Casteddu Online per lanciare un chiaro appello: “A ottobre dell’anno scorso ho comprato l’abbonamento annuale, l’ho pagato 303 euro. Dai primi di marzo, però, non lo sto più utilizzando proprio perchè c’è il lockdown. A conti fatti, ho già perso oltre cinquanta euro.”
La Cara fa notare che “in più di un caso, il Governo ha posticipato le scadenze dei pagamenti. Penso alle revisioni e bolli auto, idem le assicurazioni. Io, anche se ho la macchina, ho sempre preferito utilizzare il bus per qualunque tipo di spostamento. Perchè il Ctm non ci viene incontro e non posticipa la scadenza dell’abbonamento, andando quindi a coprire anche i mesi nei quali non abbiamo potuto utilizzare il servizio?”.