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Un incidente stradale che coinvolge i passeggeri a bordo di un pullman diretto a Urzulei: 14 feriti, alcuni in gravi condizioni, da trasportare con urgenza all’ospedale più vicino. È lo scenario simulato ieri nel Presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei per testare il Piano aziendale di emergenza per il massiccio afflusso di feriti (PEIMAF).
Obiettivi Tra gli obiettivi dell’esercitazione quello di valutare la qualità dello stesso PEIMAF e vagliare il funzionamento della macchina organizzativa a fronte di una maxi emergenza per garantire la migliore assistenza ai pazienti, salvaguardando nel contempo la loro sicurezza e quella degli operatori.
L’esercitazione La simulazione di ieri ha preso il via con l’arrivo in ospedale delle ambulanze con i figuranti simulanti i “pazienti”, alcuni dei quali in gravi condizioni e privi di coscienza. Una situazione che comporta l’attivazione immediata delle Unità operative del Pronto soccorso, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Centro trasfusionale e Laboratorio unitamente ad altri reparti che intervengono nelle situazioni di emergenza urgenza, come l’Ortopedia, la Cardiologia e il Blocco operatorio per poi allargarsi all’intero Presidio laddove si renda necessario ridefinire l’organizzazione l’attività ordinaria per far fronte all’emergenza. A questo si aggiunge la necessità di gestire il flusso di comunicazione interna ed esterna includendo le informazioni ai parenti dei feriti, i rapporti con le altre istituzioni, l’eventuale trasferimento dei pazienti in altre strutture.
Il percorso «L’adozione del PEIMAF si inserisce in un percorso che punta a creare, come da direttive dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, una rete ospedaliera sempre più efficiente e sicura anche a fronte di scenari complessi – spiega il Commissario della Asl Grazia Cattina – l’esercitazione è servita a stabilire la capacità di risposta del nostro ospedale e a individuare criticità e correttivi da attuare».
«L’attenzione nella attuazione delle diverse fasi della simulazione da parte della Direzione di Presidio con il coinvolgimento dei Direttori e dei Coordinatori delle diverse Unità operative, nonché l’accuratezza delle successive valutazioni, hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati: testare il PEIMAF e individuare le necessarie integrazioni. Un risultato possibile anche grazie agli operatori e ai figuranti che hanno partecipato all’esercitazione avendo cura di non creare pregiudizio alle attività sanitarie in corso – conclude il Commissario – Al fine di incrementare ulteriormente la qualità e la sicurezza nella risposta del Presidio ospedaliero alle situazioni di emergenza, nei prossimi mesi si svolgeranno altre esercitazioni e attività formative».