L’Antitrust infligge multa milionaria ad Abbanoa: “Siamo corretti, faremo ricorso”

Abbanoa non ci sta a pagare 3,8 milioni di euro per “pratiche commerciali aggressive” e promette battaglia: “Faremo valere le nostre argomentazioni al Tar”


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L’Antitrust infligge una mega multa milionaria di 3,8 milioni di euro ad Abbanoa per “pratiche commerciali aggressive” ma la società idrica sarda parte subito al contrattacco e promette battaglia. Come si legge in un comunicato stampa diramato dall’azienda che si occupa di erogare l’acqua nella maggior parte dei Comuni sardi, infatti, “erano tre le pratiche contestate dall’Agcm nei confronti di Abbanoa: la gestione della suddivisione delle utenze condominiali, la gestione dei reclami sulle perdite occulte e le richieste di prescrizione. Il provvedimento dell’Antitrust conferma innanzitutto la correttezza del comportamento dell’Azienda sulla gestione delle richieste di allacci divisionali all’interno di condomini. Si tratta di decine di migliaia di utenze con casi clamorosi che riguardano soprattutto villaggi turistici in località esclusive: da Costa Paradiso a Torre delle Stelle. Abbanoa è tra le uniche società in Italia che esegue ai sensi di legge il servizio aggiuntivo cosiddetto “di riparto”: cioè fornisce bollette individuali  ai singoli anche quando l’utenza condominiale è servita da un solo contatore master. Questa pratica è considerata la migliore pratica a livello nazionale perché offre un servizio ai singoli condomini che non soggiacciono così alle eventuali morosità individuali”. Abbanoa, poi, sostiene che, per la vicenda delle “perdite occulte”, queste riguardino “meno dell’uno per cento delle utenze. Faremo rilevare ancora meglio che in realtà il comportamento di Abbanoa, come certificato dall’Autorità di regolamentazione dei servizi idrici “Arera” è più favorevole ai clienti perché, oltre ad aver introdotto un servizio di segnalazione dei consumi anomali,  causati da perdite occulte negli impianti privati all’interno delle utenze, Abbanoa applica le agevolazioni alla clientela previste dal Regolamento del Servizio idrico integrato con lo sconto dei canoni di depurazione e fognatura sui consumi in eccesso”.

Ancora: sulle prescrizioni “si tratta di contestazioni relative a singoli casi, appena 4mila su 720mila utenze, e non di una pratica di carattere generale come sostenuto dall’Agcm, rispetto alle migliaia di istanze di prescrizione regolarmente accolte. Vero è che la stagione delle anagrafiche nel caos e delle pratiche di gestione del credito è stata completamente normalizzata da Abbanoa con grande lavoro e investimenti, anche per tutti gli anni ante 2010 e che in taluni casi non si è proceduto al riconoscimento delle prescrizioni. L’Agcm ha valutato le modalità di determinazione del periodo prescritto,  ma non è messa in discussione la legittimità di Abbanoa ad applicare la prescrizione esclusivamente quando c’è una specifica istanza di parte. L’Autorità di regolazione dei Servizi idrici “Arera” è stata incaricata da una specifica legge delega del 2018 a disciplinare, ma ancora non ha proceduto. Nonostante ciò, Abbanoa ha già accolto le modifiche come certificato dalla stessa Antitrust. In sede di Tar faremo valere, come avvenuto in passato quando sono state riviste le precedenti sanzioni, le argomentazioni: abbiamo dato mandato ai legali di presentare un ricorso”.


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