La verità sul Poetto, vista dallo specchietto retrovisore dell’assessore al Traffico. Mauro Coni non ama i castelli di sabbia. Come quelli di chi vorrebbe prendersi i meriti di una riqualificazione che, invece, è tutta farina del sacco della giunta Zedda. Il dibattito è stato aperto nei giorni scorsi dall’intervento su Casteddu Online di Alberto Grimaldi: di chi è la vera paternità dei progetti che hanno cambiato volto alla spiaggia e al lungomare? “Su questo aspetto non si può sbagliare- spiega l’assessore Mauro Coni- perchè nel 2011, quando la nostra Giunta si è insediata, sapete cosa stava per accadere? La Regione aveva chiesto indietro i 10 milioni di euro stanziati per la riqualificazione del Poetto. La Giunta Floris aveva presentato un progetto che era stato respinto. Non poteva esserci pianificazione perchè non esistevano le regole basilari. Non esisteva il Pul, piano di utilizzo del litorale, quindi un progetto come la passeggiata non poteva prescindere dalla regolamentazione di tutto il litorale del Poetto”.
Ma allora perchè si continua a battere sul tasto che il centrosinistra ha semplicemente ereditato i progetti del passato? “Niente di più falso- ribatte l’assessore Coni- ricordate cosa abbiamo trovato? C’erano le auto parcheggiate in doppia fila e sopra le dune di sabbia accanto alle palme che nel frattempo stavano morendo. Non esistevano neanche le corsie preferenziali degli autobus, una donna morì in un incidente proprio per questa mancanza di sicurezza. I chioschi erano abusivi, tanto che abbiamo dovuto realizzare il Pul anche e soprattutto per regolarizzarli. C’era la spiaggia piena di amianto, abbiamo dovuto investire sulla bonifica. Il Poetto era una spiaggia completamente senza regole e senza pianificazione. La Regione ci diede un ultimatum ed era davvero pronta a riprendersi quei finanziamenti importantissimi per il nostro lungomare. Bene: in soli 4 anni noi siamo riusciti a progettare la riqualificazione del lungomare, ad appaltarla, a passare dal progetto esecutivo a quello definitivo. Ma soprattutto a realizzare la passeggiata che ora ospita tantissimi cagliaritani. Dal nulla al progetto finito. Il Poetto è più bello e in futuro Cagliari avrà un lungomare sempre più all’altezza delle aspettative anche sul fronte turistico”. Come un sassolino tolto dalla scarpa. Anzi no, lanciato sul mare, mentre le polemiche rimbalzeranno ancora. Sull’orizzonte delle elezioni.