La tragica fine di Fabiano Massa, 44 anni, macellaio di Samassi: “No, non si può morire lavorando”

Una tragica fatalità, sotto gli occhi di colleghi e clienti. Con un coltello, che tutti i giorni usava per lavorare la carne nella rivendita della macelleria “Cooperativa 27 Febbraio”, accidentalmente Fabiano Massa, 44 di Samassi, si è ferito al torace. Una gravissima lesione che lo ha portato via per sempre da sua moglie e dal loro bambino


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Doveva essere un giorno di lavoro come tanti altri, come tutti gli altri. Purtroppo non è stato così. Una tragica fatalità, sotto gli occhi di colleghi e clienti. Con un coltello, che tutti i giorni usava per lavorare la carne nella rivendita della macelleria “Cooperativa 27 Febbraio”, accidentalmente Fabiano Massa, 44 di Samassi, si è ferito al torace. Una gravissima lesione che lo ha portato via per sempre da sua moglie e dal loro bambino. Erano circa le 11,45 quando nella rivendita di via Roma si è consumata l’assurda tragedia. Nel retro bottega Fabiano, conosciuto da tutti come Fabio, mentre preparava una porzione di carne, si è ferito con il coltello. Immediati i soccorsi. Inizialmente è intervenuto un medico chiamato dai presenti. Successivamente l’ambulanza e poco dopo è arrivato anche l’elisoccorso.

Ma ogni tentativo da parte dei soccorritori è stato inutile. L’uomo è spirato dopo circa mezz’ora nel medesimo punto dove è accaduto il fatto. Shock e sgomento in tutto il paese, che conosceva bene Fabio e la sua famiglia. Sul posto è accorsa subito la moglie, sorretta da parenti e amici. Una coppia molto affiatata e ben voluta da tutti per la loro gentilezza e cortesia sia dietro al bancone di lavoro che fuori. Innumerevoli i commenti di dispiacere e incredulità che si leggono sui social da parte degli amici e dei conoscenti da quando la notizia è stata resa ufficiale. “No, non si può morire lavorando” . “Quanto è fragile la vita. Sarà difficile per noi entrare lì e non vederti più. Vola in alto. Ciao Fabio r.i.p..ci manchi già. Un abbraccio alla famiglia” . “Un bravo ragazzo, sempre disponibile con tutti – racconta Roberta Pusceddu, una amica di famiglia – non mancava mai di regalare un sorriso. Umile e molto generoso, simpatico e sincero; siamo tutti sconvolti e molto dispiaciuti per questa immane tragedia”.


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