“La statale 130 venga messa in sicurezza”: proteste a Decimomannu

“Un’altra morte da imputare, senza ombra di dubbio, ai ritardi della politica” afferma Puddu.


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Si chiamava Greca Melis, 72 anni, la donna che ieri è stata investita nel bivio che conduce a San Sperate lungo la trafficatissima statale. Era in sella alla sua bicicletta, fatale l’impatto, troppo gravi le ferite riportate, il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale Brotzu di Cagliari. Da tempo il comitato spontaneo “Sicurezza ss 130” protesta al fine di porre fine ai pericoli che automobilisti e residenti devono affrontare ogni giorno. “Mi chiedo quanto ancora dobbiamo aspettare perché qualcuno si ricordi che c’è un progetto fermo  e che questa inerzia impedisce la messa in sicurezza di quel tratto di strada statale.

Non voglio parlare del tema economico, perché da quella parte della S.S. 130 c’è anche il nostro P.I.P, ma del tema sicurezza:  ci sono tante famiglie residenti che hanno difficoltà nelle attività più semplici e scontate come andare a far la spesa.

È ora che la politica ci ascolti, che le Istituzioni nelle quali riponiamo fiducia, si occupino di questo serio problema di sicurezza. Che non è solo la sicurezza di Decimomannu, ma di tutto il territorio affacciato su una delle principali arterie della Sardegna” ha comunicato la sindaca Monica Cadeddu.

“Mi associo alla rabbia e al dolore della mia collega di Decimomannu, Monica Cadeddu e della comunità decimese” ha espresso Mario Puddu, sindaco di Assemini.

Un coro unanime, insomma, per rivendicare il diritto alla sicurezza.

Questa mattina, sul luogo del sinistro, verrà posizionato un mazzo di fiori e uno striscione da Ottavio Schirru, membro del comitato promotore di numerose iniziative di protesta e incontri per sensibilizzare riguardo al tema inerente alla ss 130.


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