Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice
“La situazione di degrado e di totale abbandono in cui versa la bella spiaggia di Santa Luria in seguito alle mareggiate invernali l’arenile è stato invaso da sassi e i muretti di cemento che la costeggiavano sono crollati lasciando spazio alla terra e a grossi pezzi di cemento che fanno bella mostra di sè col ferro arruginito. Ovunque nella spiaggia si può incappare nel pericoloso ferro scoperto, nei tubi dei depuratori con annesse congiunture di ferro e nel pattume che i bagnanti “civili” lasciano qua e là, giustificandosi con la negligenza del Comune di Quartu che quest’anno non ha dotato la spiaggia neppure di un’isola ecologica dove raccogliere i rifiuti secondo la differenziata.
Lungo la spiaggia è un tripudio di bottiglie dei buontemponi diurni e notturni ( quelli dei falò),di cicche di sigarette, scarti dei pescatori pigri che dimenticano lenze, ami e scatolette di esche… si possono trovare anche bucce di melone, carta e lattine..i più solerti hanno ben pensato di depositare le loro buste di rifiuti all’ingresso della spiaggia dove i cartelli sbiaditi ormai non si leggono più…Dietro, a poca distanza il canneto, paradiso dei bagnanti che si cimentano direttamente nel lancio dei rifiuti, lì è proprio una discarica a cielo aperto.. poi ci sono gli alternativi che lo scelgono come vespasiano e lasciano il loro souvenir di cellulosa.
E’ possibile riportare l’arenile com’era, rimuovendo con mezzi meccanici i sassi e ripulendo dal ferro ? E’ così gravoso installare appositi bidoni per i rifiuti? A Flumini e dintorni bisogna fare la caccia al tesoro per trovare un cestino nel raggio di chilometri.
Segue ampio reportage fotografico delle condizioni disastrate del tratto di mare in questione: il Comune quartese e la maleducazione di concittadini e turisti stanno contribuendo a far morire una spiaggia che merita ben più considerazione e rispetto.”
Barbara Pistidda, una quartese delusa