La sfida di Zedda per le comunali: “Regaliamo a Cagliari un secondo Poetto, nuova spiaggia a Sant’Elia”

Il candidato del campo largo presenta il programma per la riconquista di palazzo Bacaredda. “E se regalassimo al capoluogo un altro litorale e donassimo a Sant’Elia una spiaggia? Dopo una passeggiata lungo porto e Su Siccu cagliaritani e turisti potrebbero andare dal centro a piedi a farsi il bagno”. Sì all’apertura alla città dei mille parcheggi regionali di viale Trieste. Modifiche al progetto del mercato di San Benedetto e alla differenziata. Bocciato il tunnel di via Roma.


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Una nuova spiaggia a Sant’Elia. Un “secondo Poetto” per portare la città nel rione. E’ l’idea lanciata dal candidato sindaco alle prossime comunali Massimo Zedda che oggi ha presentato la propria candidatura assieme alla governatrice Alessandra Todde, con la quale l’ex primo cittadino ha anche già discusso l’ipotesi di aprire alla cittadinanza gli oltre mille parcheggi di proprietà della Regione nella zona di via Roma e viale Trieste, per dare un po’ di respiro alla viabilità del centro congestionata dai cantieri. Ci sono poi le importanti partite che si possono giocare con il Governo per l’apertura alla città della caserma Ederle di Calamosca, del deposito carburanti e, soprattutto dell’ex carcere di Buoncammino. per questo Zedda punta all’alleanza con la giunta Todde per “non regalare Cagliari alla Lega”, riferendosi alla sua avversaria Alessandra Zedda, vicina a Salvini e al Carroccio.
La Todde ha dichiarato di essere vicina alla visione del futuro della città disegnata da Zedda che vede Cagliari come “città della pace, aperta e inclusiva”. Dopodiché l’ex sindaco ha lanciato l’idea: “E se regalassimo al capoluogo un secondo Poetto e donassimo a Sant’Elia una spiaggia? Ci sono solo i massi frangiflutti non c’è altro, non dobbiamo sconvolgere l’ecosistema. E sa facessimo lì una spiaggia in modo che dal centro lungo la passeggiata di via Roma e poi Su Siccu si possa andare a piedi a fare il bagno a Sant’Elia? Sarebbe un modo per portare la città dentro il rione. Abbiamo in programma anche la riqualificazione degli spazi pilotis per favorire gli insediamenti dei giovani le attività commerciali, anche coi fondi della Zona franca urbana”.
In programma anche la sburocratizzazione della pubblica amministrazione attraverso l’intelligenza artificiale (attraverso la collaborazione con l’Università) e il potenziamento degli eventi.
Zedda ha ricordato i lavori fatti durante le precedenti esperienze alla guida della città (corso Vittorio Emanuele II, piazza Garibaldi e lungomare Poetto) e annuncia di rivedere il progetto per il nuovo  mercato di San Benedetto (“10 ristoranti è uno stravolgimento del mercato”), quella della raccolta differenziata (“più isole ecologiche interrate, nuove modalità e cambio degli orari in centro storico e lavaggio delle strade).
Novità anche per via Roma. L’ex primo cittadino ha bocciato la strada trincea di via Roma. E’ aperta intanto la trattativa per le alleanze. Zedda vorrebbe trovare il modo di ampliare il campo largo, magari coinvolgendo liste civiche escludendo però le figure più rappresentative delle forse politiche che alle regionali hanno sostenuto gli avversari di Alessandra Todde (Italia Viva, Azione e Più Europa). La discussione è in corso e sta creando qualche malumore nella coalizione.
“Leggo che Cinque stelle è contrario all’allargamento a Cagliari del Campo largo alle forze che hanno avversato Alessandra Todde”, dichiara Claudio Cugusi, di Sardi in Europa”, “
Non è una stramberia: la coalizione di Cagliari a sostegno del nostro candidato Massimo Zedda può accogliere liste civiche (senza simboli di partito ne’ dirigenza transfuga) ma andare oltre a nostro giudizio sarebbe incomprensibile e non spiegabile ai cittadini.
Sardi in Europa sostiene questa posizione da due settimane, non da sola. Il fatto che anche Cinque stelle la condivida è un dato politicamente rilevante. E pure il tavolo del centrosinistra l’ha recepita. Con il dovuto rispetto si metta l’anima in pace chi la pensa diversamente.

E’ ora di superare questa polemichetta con i programmi di governo, con poche cose concrete e realizzabili subito, per risollevare una città mezzo bombardata dalla giunta Truzzu”.


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