La Sardegna prima in Italia per il riuso in agricoltura dei fanghi prodotti dai depuratori

I dati presentati all’EcoForum organizzato da Legambiente e Comuni Ricicloni

Il 96,8% riutilizzato nei campi contro il 15% del resto della Penisola


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Fertilizzanti, ma anche biogas e acque per l’irrigazione, dai depuratori di Abbanoa. La Sardegna detiene il record nazionale di riuso in agricoltura dei fanghi prodotti durante il processo di trattamento dei reflui fognari: il 96,8 per cento a fronte di una media del 15 per cento nella Penisola. E’ quanto emerso alla seconda edizione dell’Eco Forum organizzato a Cagliari da Legambiente e “Comuni ricicloni” Sardegna. “Su 340 depuratori gestiti da Abbanoa”, spiega il direttore generale Sandro Murtas, “ben 327 impianti hanno prodotto nell’ultimo anni fanghi con caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche costantemente idonee per lo spandimento in agricoltura. Le aziende agricole hanno potuto contare su una produzione 54 mila tonnellate di fanghi di qualità”.

Il riuso nei campi. Il cosiddetto spandimento in agricoltura, cioè il riuso dei fanghi dei depuratori, ha notevoli vantaggi. Il prodotto, migliore le caratteristiche fisiche e chimiche del terreno con un buon potere fertilizzante perché apporta sostanze nutritive quali azoto, fosforo e micronutrienti. E’ una valida alternativa al consumo di risorse non rinnovabili perché riduce il fabbisogno di concimi minerali di sintesi.

La qualità dei fanghi. L’enorme differenza con il resto d’Italia è data, oltre che dalla garanzia di processi di depurazione efficienti, anche dalle caratteristiche dei reflui fognari in arrivo nei depuratori. Solitamente sono gli scarichi di tipo industriale a fornire inquinanti che mal si conciliano con il riuso. Questo pericolo è da escludere nei fanghi prodotti da Abbanoa in quanto la quasi totalità degli scarichi industriali in pubblica fognatura ha composizione assimilabile ai reflui domestici o deriva da produzioni alimentari (caseifici, cantine vitivinicole, mattatoi, ecc.).

Il biogas. Abbanoa sta portando avanti anche un progetto pilota per la produzione di biogas sempre dai sistemi di trattamento dei reflui. Il centro sperimentale è stato individuato nel depuratore consortile di Tossilo a Macomer. Il biogas prodotto può essere riutilizzato nella produzione di energia elettrica che in una prima fase servirà a coprire il fabbisogno energetico dello stesso impianto.

Il riuso delle acque. Ottimi risultati si stanno ottenendo anche sul fronte del riuso a fini irrigui delle acque depurate. Nell’ultimo anno sono stati riutilizzati ben un milione e 200mila metri cubi d’acqua sia per l’agricoltura (per esempio Alghero) che per il verde pubblico (Stintino). E’ in corso il progetto per destinare al verde pubblico della città di Cagliari le acque trattate dal depuratore di Is Arenas, il più grande della Sardegna, che già garantisce l’equilibrio idrosalino dell’ecosistema del parco di Molentargius.


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