La rivolta dei sindaci sardi: “In 48 ore impossibile organizzare lo screening anti Covid per gli studenti, serve Dad per 20 giorni”

Il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, contro l’ordinanza di Solinas: “Nessuno potrà dire che i comuni e i sindaci – nella fase più complicata della storia della Repubblica – non avranno fatto il loro dovere andando oltre quelle che sono le loro competenze. Ma fare il proprio dovere non esime dal dire quel che si pensa”. E attacca Draghi: “Ultime politiche disastrose”


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“In queste ore, 377 sindaci sono in affanno per organizzare, senza nessun mezzo, qualunque attività utile per andare incontro a decisioni assunte senza un loro preventivo coinvolgimento. Nessuno potrà dire, in Sardegna, che i comuni e i sindaci – nella fase più complicata della storia della repubblica – non avranno fatto il loro dovere andando oltre quelle che sono le loro competenze. Ma fare il proprio dovere non esime dal dire quel che si pensa”. Lo dice il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, a proposito dell’ordinanza emanata dal governatore Solinas nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi che assegna all’Anci il compito di organizzare attraverso i sindaci uno screening a tappeto su studenti e personale scolastico prima del rientro fra i banchi, slittato per questo a lunedì prossimo.

“In 2 giorni è impossibile fare uno screening – su tutto il territorio regionale – come Dio comanda, fatte salve come al solito le eccellenze che vedo qui e là”, scrive Deiana sui suoi profili social, definendo il suo post “ad alto contenuto di divisività”. “Sarebbe più saggio prendere il coraggio a due mani e chiudere per 20 giorni le scuole e mandare gli alunni in Dad per un tempo limitato. Alla fine dei 20 giorni procedere allo screening verificata l’incidenza epidemiologica generale. Intensificare la campagna vaccinale per gli alunni delle scuole. Organizzare il sistema sanitario e ospedaliero sulle incidenze epidemiologiche da Covid19. Utilizzare in maniera proporzionata lo strumento di smart working per i dipendenti pubblici

Se così non si fa – e se non sono troppo tonto – si rischia comunque la Dad per cause di forza maggiore e un aggravamento generalizzato delle misure restrittive, leggasi zona rossa o arancione”. Deiana sottolinea poi che “rispetto a un anno fa abbiamo il vaccino e su quello bisogna puntare per tornare a una complicatissima normalità. Senza farsi prendere dal panico e da isterie collettive”. E conclude con una stoccata al governo: “Le politiche di queste settimane del governo Draghi sono disastrose. Sulla scuola, sul green pass e sul resto”.


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