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Abbiamo intervistato l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana sul fatto che Ryanair potrebbe tagliare il 50 percento delle tratte per l’estate da Cagliari (ma anche da Alghero) per l’estero.
Finora infatti i voli per l’estate 2016, che partono da marzo, non sono confermati in quanto, nonostante siano in elenco nel sito, non è possibile prenotare per Madrid, Girona, Baden Baden, Marsiglia e Kaunas. Tutto ok invece per le altre rotte che per questo sembrano confermate: Parigi, Cracovia, Francoforte, Dusseldorf, Bruxelles. Ryanair ha confermato invece praticamente tutte le rotte nazionali, in quanto appunto prenotabili, all’infuori di Perugia perché evidentemente non è redditizia.
Se le cose stessero così, come appare ormai certo, per Cagliari (ma anche per Alghero) il danno sarebbe incalcolabile e i flussi turistici ne risentirebbero in modo pesante come l’indotto cittadino con gli hotel e ristoranti in prima fila.
La Regione, come ci dirà l’assessore Deiana, non può dare direttamente i contributi alla compagnia irlandese, perchè vietato tassativamente dall’Unione Europea, ma solo attraverso delle gare pubbliche e trasparenti. Cosa che la compagnie Low cost in questione non gradisce e per questo il taglio delle tratte appare così inevitabile.
Assessore Deiana, il possibile taglio delle rotte Ryanair da Cagliari preoccupa un po’ tutti, semplici cittadini e adetti ai lavori.
“È un notizia non notizia perché Ryanair ha programmato i voli per l’estate solo parzialmente”.
Ma non lo faceva mai, prima i voli si potevano prenotare per tutte le tratte quest’anno invece no?
“Lo ha fatto diverse altre volte e lo ha fatto anche da altre parti. Ha messo in vendita solo una parte di voli valutando il completamento, su una base di parametri che dovrà prendere in considerazione, per vedere su quanto possono contare in termini di sostegno”.
Insomma stiamo parlando di contributi che la compagnia irlandese vorrebbe: la Regione cosa può dare?
“Il sistema è tarato per prevedere una sostanziale illegittimità di interventi di aiuto a favore delle compagnie aeree. Ci sono in alcun casi eccezionali delle deroghe che comunque si devono ispirare a principi di trasparenza senza discriminazione: cioè vuol dire gare”.
Non c’è una via d’uscita allora, alcuni dicono che si potrebbe dare qual contributo con delle sponsorizzazioni o comprando pubblicità, per esempio.
“Sa, le compagnie erano abituate a modi diversi con quei sistemi prima previsti per i contributi, anche dalla Regione Sardegna, questi sono oggetto di procedure di infrazione molto pesanti che ci stiamo portando dietro: i danni si pagano a distanza di anni”.
Da quando Ryanair non riceve contributi?
“Questa legge 10 ha funzionato nel 2010, 2011 e 2013 poi è stata aperta la procedura di infrazione e noi da quel momento in poi non abbiamo più dato un euro”.
Assessore, ipotizziamo che Ryanair tagli le tratte di cui s parla per l’estero perché non riceve contributi, la Regione Sardegna rimane passiva e non interviene: non si può aggirare il problema in qualche modo?
“Ci sono 23 procedure di infrazione perché gli aggiramenti sono molto rischiosi in quanto la Commissione europea chiaramente li conosce. Personalmente non voglio esporre la Regione Sardegna a nessuna ulteriore procedura di infrazione. Voglio sottolineare che un aeroporto gravato da una procedura di infrazione è sostanzialmente bloccato in una serie di attività”.
Allora come si può intervenire?
“Stiamo cercando di trovare la compatibilità comunitaria sottoponendola al vaglio della Commissione Europea, alcune nostre ipotesi di interventi che devono essere sostenibili. In ogni caso qualunque strada si trovi non può andare più sui contratti “one to one” ma solo con delle gare”.
La Regione e lei personalmente sentite il vettore irlandese?
“Ryanair è un importante interlocutore al pari di altri e ci siamo confrontati, abbiamo percepito le loro perplessità e abbiamo spiegato le nostre ipotesi di intervento. Dopo di che spetta alla compagnia la valutazione”.
Quali sarebbero le ipotesi di intervento?
“Una è stata messa in campo dalla Regione, non da me, sono ipotesi di pubblicità istituzionale per la quale l’assessore Morandi ha fatto un regolare gara. Gare rivolte a agenzie di pubblicità che dovevano poi coinvolge le compagnie aeree. Son tutti pannicelli caldi per evitare procedure di infrazione.
L’altra possibilità?
“Sono i collegamenti internazionali destagionalizzati con sei paesi obiettivo che sono Spagna, Francia Inghilterra, Germania, Svizzera e Paesi Bassi”.
E questo l’Unione Europea lo permette?
“Stiamo cercando di rendere il meccanismo compatibile con le ultime linee guida europee dell’aprile del 2014 che sono molto più restrittive”.
Ryanair intanto come si comporta al tavolo delle discussioni?.
“È piuttosto nervosa perché da due anni non prende un euro. Il problema non è solo nostro, ma di tutti: i contributi diretti non li dà più nessuno”.
Per Cagliari le risulta il dimezzamento delle tratte estere?.
“Si parla di un 30 per cento per Cagliari, mentre per Alghero i tagli dovrebbero essere più pesanti”.
Lei quindi sta cercando di intervenire nei modi leciti quindi che vuol dire gare pubbliche?
“Ovviamente il nostro percorso è quello e nel più breve tempo possibile”.
Per finire qual è l’importo che chiede Ryanair?
“Guardi si parla di almeno 10 milioni per i tre aeroporti. Il problema non è l’entità del finanziamento ma come metterli a disposizione: questo è un grande limite”.