La rabbia dei sindacati contro la Tim:”Addio a tanti posti di lavoro”

L’allarme nel Cagliaritano


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Con la disdetta degli accordi integrativi del 2008 TIM, la più antica e prestigiosa azienda di Telecomunicazioni in Italia, che ha dato letteralmente voce per decenni a milioni di italiani unendo il nostro Paese, ha deciso di mettere in ginocchio migliaia di lavoratori e relative famiglie”. 

Non usa mezzi termini il Segretario Generale della Uilcom Sardegna Tonino Ortega.

“La stessa azienda che oggi, nonostante i saccheggi subiti in anni di privatizzazioni e mala gestione, resta comunque la quinta realtà privata in Italia solo grazie alle persone e alle loro professionalità, meriterebbe ben altra attenzione dalle istituzioni di questo Paese. A partire da quelle Regionali”

 

Il Segretario della Uilcom nel lanciare l’allarme accusa apertamente il mondo della politica Sarda:

“La situazione sta precipitando. E lo sanno bene le Istituzioni nostrane che hanno visto centinaia di lavoratori in sciopero protestare contro l’assenza di investimenti a fronte di pesanti ricadute economiche sui lavoratori. Era il 13 dicembre scorso quando il Presidente del Consiglio Regionale e i capi gruppo di maggioranza e opposizione sono scesi tra i lavoratori riuniti in via Roma a solidarizzare e prendere impegni solenni. Che ne è stato di quella promessa? Due mesi dopo il silenzio è ormai assordante”

 

“La vertenza di Tim, la più grande Azienda del settore Telecomunicazioni, che ha ora nei Francesi l’azionista di riferimento straniero, vede da mesi il managment operare in maniera scientifica da una parte tagli unilaterali a diritti e salari dei lavoratori, e dell’altra elargire bonus ed emolumenti milionari ai manager e dirigenti, a cominciare dallo stesso Amministratore Delegato”


“Sono stati disdetti da un giorno all’altro accordi decennali che hanno pesanti ripercussioni sulla vita e sui redditi dei dipendenti” “situazione che si fa ancora più preoccupante in attesa della decisione dell’AGCOM che a breve dovrà pronunciarsi sulla possibile liberalizzazione dell’esercizio e manutenzione dell’ultimo miglio, che causerebbe un ulteriore degenerazione del sistema degli appalti e l’immediato esubero di migliaia di Tecnici di TIM”.

 “Sip, Telecom, o Tim che dir si voglia, è da sempre la capofila dell’intero settore delle Telecomunicazioni che pochi giorni fa non a caso ha scioperato compatto a livello nazionale con oltre l’80% di adesioni. Crediamo ce ne sia abbastanza per istituire con massima urgenza un tavolo Regionale sull’intera filiera e un intervento specifico per l’azienda TIM, che registracrisi in tutti comparti, dai numerosi Contact Center presenti in Sardegna fino alle imprese in appalto come Sielte, minacciando migliaia di posti di lavoro della nostra Isola”. 

 

Conclude il Segretario Generale della Uilcom Sarda:  “TIM deve cessare la politica degli atti unilaterali che oltre a non risolvere i problemi dell’azienda generano un forte senso di rabbia e disaffezione mortificando i lavoratori, l’esatto contrario di ciò che servirebbe per affrontare un mercato in continua evoluzione”.


In questo articolo: