Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
E’ arrivato alla redazione di Casteddu online un altro ricordo di Cristiano Picciau, il clochard trovato morto domenica nelle aiuole di via Liguria a Cagliari. Così ci scrive Alessio Sias.
“Cristiano era un mio amico, uno di quelli veri. È inutile che gli assistenti sociali e le istruzioni si ricordino di lui e gli diano attenzione ora che è morto. E mentre era in vita? Chi era per loro Cristiano Picciau? Un clochard qualunque, o meglio un barbone qualunque in tono dispregiativo. E invece no….. Cristiano era gentile, affabile e umile. Una persona fragile che soffriva di quel ” mal di vivere” di cui tanta gente soffre. Ma per le istituzioni era un “tossico” ,persona ai margini e a cui dare qualche spiccio ogni tanto con moderazione sennò va a farsi. Invece no ,lui non era quel tipo di persona. Lui ti guardava a distanza con quegli occhi profondi che chiedono aiuto ,per poi avvicinarsi con una mano tesa in segno di amicizia e riconoscenza. Qualunque fosse l’offera ,ti ringraziava comunque per poi andarsene in silenzio. Lo stesso silenzio con cui se ne va quell’uomo fragile e discreto ai margini , sofferente e terribilmente solo. Questo era Cristiano e tutti noi dovremmo fare qualcosa perché la sua morte scuota le istruzioni, affinché altre persone ai margini non siano più lasciate sole al loro destino ma aiutate a ritrovare sé stesse in un mondo sempre più difficile e fatto di solitudine. Ciao Cristiano che lassù possa trovare la tua libertà”.