Tra le 7300 partecipanti all’edizione 2018 della Cagliari “SoloWomenRun” c’è anche lei, Delia Schintu. L’anno scorso il forfait all’ultimo, per problemi di salute: “Quest’anno, invece, ci sono”. Cinquantasei anni, nata a Ghilarza ma residente da anni nel capoluogo sardo, Delia partecipa perché, anche la corsa “pink”, è un modo per combattere la sua battaglia, quella da paziente oncologica: “Sono insufficienti i fondi stanziati per la ricerca contro il cancro, lo Stato non fa abbastanza. Le problematiche delle donne che ricorrono alle cure oncologiche sono tante, dal tumore al seno a altre patologie”. Foulard in testa a coprire i capelli che non ci sono più a causa della chemioterapia, la signora è un’esplosione di forza.
“Chi come me ha difficoltà può comunque partecipare a eventi simili, oggi con le cure si può vivere anche quando la vita stessa è in salita per via della chemio. La ricerca è vita e garantisce la vita, anche grazie allo sport si può fare tanto. Una semplice camminata insieme aiuta, il movimento e attività fisica allungano la vita”. Quella vita che signora Delia stringe forte forte tra le sue mani, e per la quale combatte ogni singolo minuto di ogni giorno.