La gara più difficile di Antonello Dessalvi: “Settanta posti in meno nella mia pizzeria? Chiuderò”

Il sardo, campione del mondo di sollevamento pesi e pizzaiolo, gestisce un locale a Quartu: “Da oggi tento le consegne a domicilio. Niente plexiglass, follia: ho 120 posti, con le distanze da rispettare diventeranno cinquanta: per me sarà il tracollo”


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Ha preso il metro e ha misurato per bene le distanze che sarà obbligato a far rispettare quando, chissà tra quante settimane, potrà riaprire la sua pizzeria. Antonello Dessalvi, 63enne di Sinnai, campione del mondo di sollevamento pesi e pizzaiolo, sta per andare a giocarsi la partita più importante della vita, seconda solo a quando, un anno, fa, “sono riuscito a salvarmi da un infarto”. Ovvero, riuscire a tenere aperto il suo locale. Alla parola plexiglass gli tremano le vene nei polsi: “Non lo metterò mai, è un’assurdità. Sono riuscito solo ad ottenere il bonus di seicento euro, il finanziamento sino a 25mila non lo chiedo perchè non è a fondo perduto”. Lì, tra piatti e posate, lavora anche sua moglie, di tre anni più piccola, e ogni tanto il loro figlio: “Per la ripresa bisognerà, forse, attendere il prossimo autunno inoltrato. Prima della crisi legata al Coronavirus riuscivamo, in due, a strappare uno stipendio di 1500 euro”. Sino a quattro anni fa, Dessalvi gestiva un locale a Quartucciu, quattro anni fa il trasferimento nella terza città della Sardegna.

“Il mio locale ha 120 posti. Con le distanze da rispettare saranno appena cinquanta, non potrò mai rientrare nelle spese che devo sostenere. Sarò costretto a chiudere”, confessa, amareggiato, lo sportivo pizzaiolo. “Il Governo dovrebbe farci riaprire senza metterci limiti di capienza della sala. Tanto, chi sta male non viene certo in pizzeria”. Vero, anche se va precisato, per dovere di cronaca, che il Coronavirus colpisce anche persone totalmente asintomatiche. “Se sarò costretto a ridurre i coperti me ne andrò in pensione, mi accontenterò di ottocento euro al mese o, magari, andrò a fare l’operaio da qualche parte, tanto sono molto conosciuto e rispettato. La gente sa che sono un lavoratore con una lunga esperienza”.


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