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La favola di Daniele Ragatzu nel Cagliari che non muore mai: torna e segna oltre tremila giorni dopo. Incredibile pareggio rossoblù a Sassuolo, Maran ancora mago toglie dal cilindro una stella: Daniele Ragatzu, è suo il gol del 2-2, non segnava in serie A dal 2011. E invece entra e mette dentro quella che nei campetti di periferia sarebbe stata chiamata una “stamborrata”, secca nell’angolino a trafiggere Turati. Grazie a lui il Cagliari riagguanta la Roma e resta quarto in classifica in piena zona Champions e ora aspetta la lanciatissima Lazio di Inzaghi lunedì prossimo alla Sardegna Arena. Anche quando la giornata sembrava storta. Anche quanto tutto sembrava finito.
Ma i “Ragatzi” sono in giro, e contro questo Cagliari che non finisce mai non c’è ormai più niente da stupirsi. Ha segnato con dodici giocatori consecutivo, come una cooperativa del gol. Col pareggio di oggi nella tana del Sassuolo salgono a tredici i risultati utili consecutivi, uno solo in meno del record di sempre di 14 che appartiene al Cagliari di Riva, quello dello scudetto. Una gara che era ormai persa, col rigore di Berardi calciato sulla traversa, la buona stella che impedisce il 3-1, la palla che rimbalza prima della linea di porta quasi per miracolo a Rafael battuto. Ma è un Cagliari che ha cuore, coraggio, che lotta, che non si arrende mai. Che non ha paura del sogno Champions League se lo tiene stretto, risultato dopo risultato. E’ un anno di gloria, che resterà per sempre nella storia. Comunque vada a finire. Ma neppure il primo posto, paradossalmente, è tanto lontano….sognare non costa n iente se questi ragazzi rossoblù poi i sogni li trasformano puntualmente in realtà. E quello di Daniele Ragatzu è davvero un miracolo che si avvera: dopo il gol in Coppa Italia, la replica in campionato. Maran che ci crede e ha ancora una volta l’intuizione giusta, lo butto dentro e lui firma il pareggio. Un ragazzo scartato troppo presto dal Cagliari e dalla serie A, che oggi si è preso una memorabile rivincita.