“La casa è da mettere fuoco….. Se vengono a controllare nonna, mi arrestano. Ma sei pazzo, abbiamo un’armeria in macchina….Da quando non ne troviamo un c….a quando ne troviamo molte, me ne hanno dato una dritta di armi, una pistola a tamburo”….
Sono soltanto alcuni frammenti audio di altrettante intercettazioni durate ore intere che i poliziotti hanno acquisito, perchè da settimane infatti pedinavano i componenti della banda delle rapine in ville e abitazioni del cagliaritano. A bordo, sicuramente di auto, con la musica latin-raggaetton a palla, si scambiavano le informazioni su come nascondere le armi, aprire le casseforti, su nuove pistole di cui impossessarsi e compiere reati: ricezioni di conversazioni telefoniche insomma su cui c’era ben altro che una semplice chiacchierata tra amici, famigerati delinquenti che progettavano quale colpo mettere a segno per rubare di tutto, oggetti preziosi, oro, soprattutto metallo prezioso da “squagliare”.
Le vittime? Ignari pensionati, picchiati e immobilizzati, addirittura senza motivo la banda usava su di loro il temuto spray urticante. Delinquenti, come li hanno definiti i poliziotti, con una matrice organizzata che aveva ampio raggio da Flumini a Cagliari. Ma per i componenti dell’escalation di furti, rapine e violenze inconcepibili, sono scattate le manette.
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