Essere o non essere questo è il dilemma. Sentirsi, ascoltarsi, casomai capirsi. ROVESCIARE IL TAVOLO…possibile epilogo dell’APRIRE UN TAVOLO…ipotesi contraria del NON APRIAMO UN ALTRO TAVOLO. A parte le scemenze (citazione dell’Anonima/o), i tavoli aperti sono talmente tanti che l’ultima soluzione pare la migliore. Almeno nella concitata fase attuale, ognuno tende ad andare per la sua strada. In questa settimana, domenica o lunedì, il quadro si presume sia meno caotico. Non tanto fiduciosi ma attendiamo, stop alle ipotesi ed alle valutazioni, sarebbero inutili. Tanto più per noi eretici. Parliamo d’altro. La cosa più assurda, di questi tempi, è che nonostante tutti gli strumenti a disposizione non ci si ascolta. La dialettica e la discussione solo modellata esclusivamente dall’orientamento partitico, sottolineo, partitico nessuna oggettività. Sorge una domanda: come ridare valore alla politica cacciati i ladri dal tempio? Rivalorizzando i partiti e l’impegno politico. Dando preminenza alla politica, quale servizio verso comunità. Dando valore alle capacità individuali, non permettendo che l’incarico istituzionale divenga esclusiva fonte di reddito. Siano temporanei e limitati nel tempo. Il personale politico non è tutto lordo, puzzi di politichese e sia composto solo da ladri. Un intervento assolutamente necessario è sulla capacità di ascoltare e di critica.
Ormai da qualche tempo è difficile dialogare nella rete, veicolo importantissimo, ancor meno quando ci si confronta con “l’anonima/o conosciuti”. E’ un grande difetto. Quando discutendo, ci si guarda negli occhi interpretiamo il tono della voce, l’agitazione la calma. Questo sfugge agli iscritti “all’Associazione tifosi Anonimi” che leggono solo i titoli o guardano le fotografie, non gli va bene nulla. Niet. L’unione Sarda non gli va bene, La Nuova Sardegna non gli va bene, Castedduonline, Ipad o Sardinia Post o Oggi non gli vanno bene, Vito Biolchini o Buongiorno Cagliari, Videolina o Sardegna 1, la RAI idem. Basta accennare una critica, seppur costruttiva e scatta immediata la carica dell’Anonima/o. Invece la critica va benissimo, permette di crescere, di imparare. Va bene anche la tifoseria ma dall’Anonima/o, NO! Sappiamo per esperienza, che essere spiriti liberi, e non gregari, ha un costo altissimo. Allora un consiglio all’Anonima/o, per diffondere il “VERBO”, oltre alle azioni mirate, pubblicate La Piadina Sarda versione locale della Pravdina. Da divulgare solo fra gli adepti. Secondo consiglio, gli streaming e gli eventi sulla rete migliorano la conoscenza ed anche l’ecologica. La rete limita i consumi, aumenta la libertà d’espressione e di pensiero. Esclude perciò l’Anonima/o. Perché nessuna discussione si può fare con l’Anonima. Con chi non ha neppure il coraggio di sottoscrivere le proprie idee. Meglio non dialogare con gli sconosciuti (ne accettare Caramelle). Allora NON APRIRE UN ALTRO TAVOLO DI DISCUSSIONE? Meglio ROVESCIARLO. Salvo che la scelta non sia ascoltarsi, sottoscrivendo le proprie idee. Almeno credo. ps. consiglio l’ascolto di Sound of Silence