La Bussola, da ecomostro del Poetto a hotel in riva al mare- VIDEO

Nuovo futuro per la Bussola di Quartu, il progetto prevede un hotel con 18 camere, un bar e un ristorante. Il presente, invece, è sotto gli occhi di tutti: dei ruderi con vista sul Golfo degli Angeli. Guardate il VIDEO


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La Bussola di Quartu, l’ennesimo ecomostro del Poetto. Dei ruderi con vista mare che da anni attendono di essere riqualificati. Il loro futuro era stato scritto nel 2003, quando la “Duemila servizi” si aggiudicò la gestione. Ma poi tutto è stato cancellato da un ricorso fatto dalla società arrivata seconda in graduatoria, la Sitek s.r.l., a cui ora spetta la concessione del locale quartese: il progetto prevede la realizzazione di un hotel con 18 camere, un bar e un ristorante. Manca solo l’aggiudicazione definitiva da parte della Regione.

Nell’attesa La Bussola si è trasformata in un ecomostro, l’ennesimo se si pensa alla struttura abbandonata dell’ex ospedale Marino, nel tratto di litorale cagliaritano. La conseguenza di dodici anni di travaglio tra abusi edilizi, battaglie legali e lungaggini burocratiche. Era l’autunno del 2003 quando la ‘Duemila servizi’ si aggiudicò la gestione della Bussola: sarebbe dovuto sorgere un affittacamere di alto livello con stanze dotate di idromassaggio, un ristorante, un piano bar, una gelateria e una sala ricevimenti . Un progetto da subito bloccato a causa dei vecchi abusi edilizi presenti nell’edificio con successivo rimpallo di responsabilità tra amministrazione locale e Regione. Come se non bastasse pochi mesi dopo la vittoria, un’azienda concorrente aveva fatto ricorso al Tar sostenendo che il progetto della Duemila servizi non rispettava il bando. Il ricorso era stato respinto, e poi ripresentato dalla società arrivata seconda in graduatoria, la Sitek, a cui ora viene affidata la concessione del locale. Una vittoria che, salvo altri colpi di scena, dovrebbe mettere fine al contenzioso e permettere la rinascita de La Bussola. Intanto, il presente è ben descritto nella foto di Ignazia Melis e in questo video di Renatio Scano. 


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