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Venerdì 29 aprile alle 20.30 (turno A), va in scena il secondo appuntamento della Stagione lirica
e di balletto 2016 del Teatro Lirico di Cagliari: La Bohème, scene liriche in quattro quadri, su
libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratto dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di
Henri Murger e musica di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 – Bruxelles, 1924).
L’opera viene rappresentata in un allestimento del Teatro Regio di Parma (in sostituzione
dell’annunciato allestimento del Maggio Musicale Fiorentino) che conta della regia del romano
Ugo Tessitore, già noto al pubblico cagliaritano soprattutto per aver curato, in qualità di regista
collaboratore, tutte le messinscene di Luca Ronconi (The Turn of the Screw 1998, Capriccio 2003,
Alfonso und Estrella 2004) col quale ha lavorato da sempre, delle scene di Nica Magnani, dei
costumi di Marco Nateri, ricercato artista cagliaritano che ha firmato numerosi allestimenti tra cui
la recentissima La campana sommersa (2016), Turandot (2014) e I Shardana (2013), e delle luci di
Marco Giusti.
L’Orchestra, il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio
Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sono diretti dal giovane
maestro concertatore e direttore Michelangelo Mazza, che ritorna a Cagliari dopo il concerto
diretto nel febbraio di quest’anno. Il maestro del coro è Gaetano Mastroiaco, mentre il maestro del
coro di voci bianche è Enrico Di Maira.
Il cast degli interpreti è composto da giovani di talento, di cui alcuni al loro debutto assoluto nel
ruolo, che si alternano nelle recite quali: Matteo Lippi/Jenish Ysmanov (30/4, 8/5) (Rodolfo),
Andrzej Filończyk/Filippo Fontana (30/4, 8/5) (Schaunard), Stefano Rinaldi Miliani (Benoît), il
soprano livornese Valentina Boi/Grazia Doronzio (30/4, 8/5) (Mimì), Vincenzo Taormina/Gocha
Abuladze (30/4, 8/5) (Marcello), Krzysztof Baczyk/Mariano Buccino (30/4, 8/5) (Colline),
Francesco Leone (Alcindoro), Lavinia Bini/Maria Laura Iacobellis (30/4, 8/5) (Musetta), Enrico
Zara (Parpignol), Oscar Piras (Un venditore), Alessandro Frabotta (Sergente dei doganieri),
Francesco Leone (Un doganiere).
Tragedia della giovinezza, ma anche inno all’amore puro, in un’ottocentesca ambientazione
parigina, La Bohème viene rappresentata, per la prima volta, il 1° febbraio 1896, al Teatro Regio di
Torino, con la direzione di Arturo Toscanini. Giacomo Puccini scrive la musica in soli otto mesi per
quella che diventa, da subito, una delle sue opere più amate e rappresentate e che continua, ancora
oggi, a commuovere ed a meravigliare per la freschezza e modernità della melodia e dei temi
trattati. L’autore s’inserisce nell’ormai imperante gusto verista, rinunciando alle tinte più plateali e
truci volute dal movimento culturale, per privilegiare la storia sincera e semplice di Mimì e Rodolfo
e le schermaglie amorose di Marcello e Musetta che diventano spettacolari tranches de vie che
ispirano registi, scenografi ed artisti da ormai 120 anni.
L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 30 minuti circa compresi due intervalli fra il II e il
III quadro e fra il III e il IV quadro, viene, ovviamente, rappresentata in lingua italiana, ma, come
ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, viene eseguita con l’ausilio dei sopratitoli che,
scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.