“La beffa degli artisti sardi: costretti a pagare per partecipare a mostre e concorsi”

L’artista sarda Silvia Maxia, che ora lavora per una casa di moda americana: “Non so a voi ma a me sinceramente i soldi servono per mangiare, pagare le bollette che arrivano, non per fare mostre o concorsi dove al massimo al massimo mi sento dire: bello, bellissimo e brava e poi ciaone. In quanti siamo che onestamente ne abbiamo le scatole piene di queste cose? Perchè si paga per partecipare a mostre e concorsi?”


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di Silvia Maxia

Ho un paio di domande così per dire… poi voi se volete potete rispondere o meno…. Ma se teniamo presente che un artista contemporaneo, tendenzialmente non guadagna nulla dalle proprie opere, anche se tecnicamente e stilisticamente è molto valido, perchè spesso per concorsi e mostre gli si chiede di versare centoni per prenderne parte? Se uno è veramente bravo e capace, non dovrebbe essere scelto dagli organizzatori per le proprie capacità tecnico-stilistiche invece che per i soldi?
Vorrei capire, ma si preferisce appendere delle brutture a questi eventi ben pagate dall’artista o si preferisce selezionare la qualità e la bravura?
E considerando che molti artisti che conosco di persona sono disoccupati, vorrei capire, per partecipare a certi eventi, devono rinunciare a mangiare per prenderne parte solo per essere selezionati e non vincere mai nulla, perchè alla fine fanno solo da contorno?
Altra perplessità, che attanaglia la mia mente, ma quand’è che si creerà un movimento di Artisti che diranno basta a questo genere di cose? Anche perchè onestamente non esistono leggi che dicono che se tu sei un’artista e vuoi esporre, devi per forza sborsare i centoni.
Che Dio benedica però quelle sempre più rare associazioni culturali che ti chiedono di esporre gratuitamente tutto l’anno in varie location semplicemente pagando la tessera associativa per cifre ragionevoli. Perchè senza di loro molti artisti validi non avrebbero queste possibilità.

Non so a voi ma a me sinceramente i soldi servono per mangiare, pagare le bollette che arrivano, non per fare mostre o concorsi dove al massimo al massimo mi sento dire, bello, bellissimo e brava e poi ciaone. In quanti siamo che onestamente ne abbiamo le scatole piene di queste cose?


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