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La consigliera comunale di la base a Quartu, Valeria Piras, scrive una lettera al coordinatore provinciale Claudio Cugusi. E dice no alla mozione di sfiducia a Delunas, richiesta ufficialmente dal movimento. Ecco la lettera: “Caro coordinatore,
mi rivolgo a te per raggiungere gli iscritti e i militanti della Base, a cominciare da quanti a Quartu si sono impegnati nella scorsa primavera per comporre la lista di Sardegna Vera, per animarla e per ricercare quel consenso che mi ha portato ad essere la più votata e la prima degli eletti sotto il nostro comune simbolo.
È con grande amarezza ma al tempo stesso con orgoglio che scrivo queste righe. L’amarezza discende dal fatto che non riesco a trovare un solo punto di distanza tra me e la comunità del nostro movimento, del quale faccio orgogliosamente parte fin dalla sua costituzione a Quartu. E intendo far parte in futuro.
Al tempo stesso, comunque la osservi, non riesco a concordare con la tua decisione di ritenere conclusa l’esperienza dell’amministrazione Delunas a Quartu.
È vero che sino a oggi l’amministrazione di via Porcu non ha brillato per dinamismo.
È vero e io non lo posso negare.
Ma non posso non vedere e non posso non denunciare al tempo stesso che la situazione di stallo, come l’hai definita, che si è venuta a creare al momento delle trattative per la formazione della Giunta è da imputarsi anche agli scontri interni dello stesso partito di appartenenza del Sindaco.
Tutto i cittadini perdonano: perdonano l’inesperienza, perdonano anche l’approssimazione quando si agisce con la fretta. Ma non perdonano tutte quelle debolezze, pur umane, che fanno parte di un vecchio modo di fare politica.
Quartu con Delunas e il centrosinistra aveva deciso di voltare pagina e invece è piombata nella peggiore delle faide: quella delle correnti del partito di maggioranza.
Il Pd ha ritenuto da subito dopo la vittoria che Delunas fosse cosa sua e poco o nulla si è confrontato con gli altri partiti e movimenti di maggioranza.
Pensava davvero, così facendo, di preservare l’unità della coalizione che a fatica aveva appena vinto, e per poco, il ballottaggio?
Ho assistito per garbo e per rispetto in silenzio, per settimane e settimane dolorose, a tutto questo.
Ho cercato di contenere la rabbia degli elettori che ogni giorno per strada mi chiedono cosa stia accadendo. Quelle stesse persone che hanno riposto in me fiducia e mi hanno individuata come loro rappresentante.
Ma io non voterò per mandare a casa Stefano Delunas.
È giusto che abbia la possibilità di una prova di governo: gliel’hanno data i quartesi, a lui più che a noi consiglieri.
E gliel’hanno data sulla base di un programma elettorale scritto anche dal nostro movimento. Io non lo sfiducerò perché sarebbe come sfiduciare quel programma. Cioè le mie e nostre stesse idee.
Non solo: considero una iattura l’arrivo di un commissario regionale, prima da cittadina che da consigliere comunale. Io sono per la democrazia, non per tutti i poteri in mano a un uomo solo anche se per pochi mesi.
Se poi non ci saranno, per mano di altri, i numeri per assicurare comunque a Quartu un governo, allora si torni davvero alle urne.
Auspico fortemente che il Pd riveda la sua posizione relativamente alla mozione di sfiducia, ma, ahimè, credo sia ormai tardi, in quanto è stata più volte palesata. Spero che alcuni consiglieri appartenenti allo stesso partito del Sindaco ragionino fuori dagli schemi. Sin dalla campagna elettorale ho avuto modo di conoscere diversi candidati, dirigenti e militanti, mentre alcuni di questi li conoscevo già tempo, e hanno un grande amore per la città, per la politica e sono persone degne di nota. Io infatti non contesto nessuno di loro, ma solo un sistema nel suo insieme e limitatamente a ciò che ho potuto vedere in questi mesi.
Cerca di capire questa posizione e queste parole, che arrivano con sincerità dal cuore.
Ti abbraccio e con te abbraccio tutto il nostro movimento”.